Universitätsbibliothek HeidelbergUniversitätsbibliothek Heidelberg
Metadaten

Nuova guida del viaggiatore in Italia (Parte 1): Italia Settentrionale e Centrale — 1876

DOI Page / Citation link:
https://doi.org/10.11588/diglit.74621#0140
Overview
Facsimile
0.5
1 cm
facsimile
Scroll
OCR fulltext
122
Vetture: una corsa, cent, so; per ogni mezz'ora di servizio,
cent. 75.
Librerie: Tedeschi Giuseppe, Bertela fratelli, Solari Francesco,
Porta Francesco, Porta Vincenzo, Fontana Giuseppe, Saivago
Artemio, Campanili Emilio, Tedeschi Giuseppe-Antonio, Pazzoni
Giuseppe, Moreschi G., Fiorini Ved.
È città vastissima che potrebbe contenere 400 mila abitanti e
invece ne conta circa 40 mila. Giace in bella pianura sulla destra
del Po, vicino al confluente della Trebbia, ed è circondata da
baluardi e fortilizi. Fu prosperosa sotto l'impero: fu poscia tra-
vagliata dalle barbariche invasioni; si resse a comunale go-
verno, quindi a repubblicano: fece parte della Lega lombarda
contro il Barbarossa. Fu per ambizioni di famiglia, per gelosie
di campanile, per discordie suscitate dagli stranieri, per prepo-
tenza di forastieri principi, sempre in guerra, più vinta che vit-
trice, più serva che libera, appartenuta a diversi signori
alternativamente, finché passò a' Visconti, a cui fu tolta dagli
Scotti, e a questi presa da Facino Cane, cui pure fu tolta e passata
ai Visconti di nuovo. Occupata dall'Arcelli nel 4445, crudelissima-
mente la tenne: affrontato dalle truppe viscontee, guidate dal
Carmagnola, l'ArcelIi lasciò appiccare sotto i propri occhi il
fratello e il figliuolo, caduti nelle mani del nemico, anziché ce-
dere la fortezza. Venne poi in dominio degli Sforza (4448): po-
scia del papa (4542). Paolo III, di famiglia Farnese, infeudò Pia-
cenza al figliuolo Pier-Luigi. Son memorabili la battaglia del
46 giugno 4746 sotto le mura di Giacenza, fra Gallo-Ispani ed
Austriaci; la battaglia 40 agosto dello stesso anno presso Rot-
tofieno; la famosa giornata della Trebbia fra gli Austro-Russi
ei Francesi.
Il viaggiatore visiterà la:
Gran Piazza, lastricata di granito, su cui sorgono due statue
equestri rappresentanti Alessandro Farnese e suo figlio Ranuc-
cio I, opera di Francesco Mocchi, compiuta dal. 4620 al 4624; il
Palazzo Comunale, del XIII secolo, e la statua a G.-D. Romagnosi.
Cattedrale, di stile gotico, terminata nel 4255, e ristaurata nel 4865:
contiene nell'interno buoni dipinti ed affreschi del Fiammenghino,
del Franceschinì, di L.Caracci,d'\ C. Procaccini, di Elis. Sirani, ecc.
Il gran quadro in mezzo al coro è di Frane. Coghetti, e le due
Sibille ai lati di C. Procaccini, del quale è pure il quadro nel
braccio cestro della chiesa, rappresentante la morte di Maria.
Gli affreschi delle cupole sono del Quercino, meno i comparti
che figurano Isàia e Davide che sono del Morazzone. Il sotter-
raneo ha cento piccole colonne coi capitelli di svariato disegno.
Sopra il campanile, gabbia di ferro, del 4495, per rinchiudervi i
rei di lesa maestà.
S. Antonino, antica basilica del IV secolo ricostrutta varie volte,
possiede alcuni dipinti dei due Procaccini, ed affreschi di C, Ga-
vazetti.
S. Francesco , grandioso tempio gotico puro, ma poi gua-
 
Annotationen