DECA III. IMMAGINE, E SECOLO XXX.
V. Oltre di che non faprei, quale carattere di certezza fi voglia.*
dare alle opere di Maneto , mentre Giufeppe Flavio , che fù il primo a
metterle in qualche lume , e a valerfene per confrontare le iftorie di Tua
nazione con le Egiziane, ritrova in tanti luoghi menzogne, e favole_>
manifefte , da Maneto fpacciate per autentici monumenti de' libri, e
deHe ascrizioni, de'templi : quali fono, che gli Ebrei IcendefTero nell*
Egitto con numero di: molte miglia ja d'armati, e lo riduceffero in lor
potere: e l'altra menzogna de'leprofi, cacciati per configlio del l'acer-
dote Amenofi : e così fatti racconti, ( i) che Giufeppe iileffo nomina fa-
volette , e fciocchezze di vecchiarelle ; e dimoftrale infuflìftenti, e dis-
cordi da quelle notizie , che altrove riferiva lo fteffo Maneto . E fe be-
rne in altri luoghi appruova Giufeppe varie parti della iftoria , e della_,
cronologia di coftui; con tutto ciò diftingue giudiziofàmente due fonti,
■onde esìi traffe la materia di fue narrazioni : l'uno da' libri antichi ( e in
quefti ritrovò molto, che ritrarre di vero ) ; l'altro dalle ciance del
'volgo , delle quali doveva lafciare troppo più di quello, che ò apparta-
tamente , ò imprudentemente pigliò , fe mantenere voleva il credito dell'
iftoria. Ma riflettendoli al tempo , e alla occafione , in cui fcriffe Mane-
to , fi vede, chenonpuotè affai temperare in qualche paffione , onde
malamente difpofto era contro alla verità ,. per quelle cagioni medefime,
che la eccitarono : e per mio credere furono le feguenti . I due Tolomei,
Xagide, e Filadelfo, primo, e fecondo de i Rè Macedoni, che fignoreg-
gialTero l'Egitto dopo Aleffandro , (2) furono principi amantiiTimi delle
cognizioni più degne de' fucceflori a quel maffimo fra i monarchi in quel
nobilifiìmo fra i dominj. Effi adunarono profeflbri d'ogni fcienza , e d*
■ogni arte liberale in Aleflandria : i quali oggidì nel catalogo de'poeti,
•de'grammatici, de gli fiorici, e de'matematici più ftimati tengono la
miglior parte , Effi furono , (3) che ò per mezzo de' Giudei fermati in_.
Egitto, ò per i mandati a loro richierta, ottennero la verfione della fil-
erà Bibblia nello idioma Greco : la quale il Moreri , feguendo [4] Salia-
mo , e gli autori da quefto allegati, avvisò, effere fiata pubblicata ne' due
anni di regno, che furono comuni a' due Tolomei, padre,e figlio, cioè gli
ultimi del regno di Tolomeo primo detto di Lago , ed i primi di Tolo-
meo fecondo per cognome Filadelfo, già coronato d'ordine del padre ,
•mentre quefti ancora fòpraviveva. Pochi anni dopo,Berofo Caldeo diede
in luce la iftoria di fua nazione ; [5] perciocché dedicolla ad Antioco fe-
condo Rè di Siria, cognominato dio: [6] il principio del di cui regno s'in-
contra nell'anno xix. ò nel xxt. del principato di Tolomeo Filadelfo . In
quella età di Berofo già vecchio, era Maneto nella fua gioventù , e poco
appreffò negli altri venti anni del regno di Filadelfo compofe l'iftoria di
Egitto , e la dedicò al medefimo principe, fi come appare dalla epiftola
di
•£0 fofepb. Kb. 1. coatta Apiotfetfr. t*1 Vìd» Salian. tintiti, mandi rrfs*
<*) Voi», de hift. Grate, lib. < eap. 14 & f/. ($) Vofs. de hift. Grate. Ut» 1. c*p. rj.
[?3 Vide Moreri diaiooi fufti i« Denntjio,v Ss (*) Va>!l»ac, lùft-jf, regum Syria» .
Awtj, ab eo reiatos . jj >,
V. Oltre di che non faprei, quale carattere di certezza fi voglia.*
dare alle opere di Maneto , mentre Giufeppe Flavio , che fù il primo a
metterle in qualche lume , e a valerfene per confrontare le iftorie di Tua
nazione con le Egiziane, ritrova in tanti luoghi menzogne, e favole_>
manifefte , da Maneto fpacciate per autentici monumenti de' libri, e
deHe ascrizioni, de'templi : quali fono, che gli Ebrei IcendefTero nell*
Egitto con numero di: molte miglia ja d'armati, e lo riduceffero in lor
potere: e l'altra menzogna de'leprofi, cacciati per configlio del l'acer-
dote Amenofi : e così fatti racconti, ( i) che Giufeppe iileffo nomina fa-
volette , e fciocchezze di vecchiarelle ; e dimoftrale infuflìftenti, e dis-
cordi da quelle notizie , che altrove riferiva lo fteffo Maneto . E fe be-
rne in altri luoghi appruova Giufeppe varie parti della iftoria , e della_,
cronologia di coftui; con tutto ciò diftingue giudiziofàmente due fonti,
■onde esìi traffe la materia di fue narrazioni : l'uno da' libri antichi ( e in
quefti ritrovò molto, che ritrarre di vero ) ; l'altro dalle ciance del
'volgo , delle quali doveva lafciare troppo più di quello, che ò apparta-
tamente , ò imprudentemente pigliò , fe mantenere voleva il credito dell'
iftoria. Ma riflettendoli al tempo , e alla occafione , in cui fcriffe Mane-
to , fi vede, chenonpuotè affai temperare in qualche paffione , onde
malamente difpofto era contro alla verità ,. per quelle cagioni medefime,
che la eccitarono : e per mio credere furono le feguenti . I due Tolomei,
Xagide, e Filadelfo, primo, e fecondo de i Rè Macedoni, che fignoreg-
gialTero l'Egitto dopo Aleffandro , (2) furono principi amantiiTimi delle
cognizioni più degne de' fucceflori a quel maffimo fra i monarchi in quel
nobilifiìmo fra i dominj. Effi adunarono profeflbri d'ogni fcienza , e d*
■ogni arte liberale in Aleflandria : i quali oggidì nel catalogo de'poeti,
•de'grammatici, de gli fiorici, e de'matematici più ftimati tengono la
miglior parte , Effi furono , (3) che ò per mezzo de' Giudei fermati in_.
Egitto, ò per i mandati a loro richierta, ottennero la verfione della fil-
erà Bibblia nello idioma Greco : la quale il Moreri , feguendo [4] Salia-
mo , e gli autori da quefto allegati, avvisò, effere fiata pubblicata ne' due
anni di regno, che furono comuni a' due Tolomei, padre,e figlio, cioè gli
ultimi del regno di Tolomeo primo detto di Lago , ed i primi di Tolo-
meo fecondo per cognome Filadelfo, già coronato d'ordine del padre ,
•mentre quefti ancora fòpraviveva. Pochi anni dopo,Berofo Caldeo diede
in luce la iftoria di fua nazione ; [5] perciocché dedicolla ad Antioco fe-
condo Rè di Siria, cognominato dio: [6] il principio del di cui regno s'in-
contra nell'anno xix. ò nel xxt. del principato di Tolomeo Filadelfo . In
quella età di Berofo già vecchio, era Maneto nella fua gioventù , e poco
appreffò negli altri venti anni del regno di Filadelfo compofe l'iftoria di
Egitto , e la dedicò al medefimo principe, fi come appare dalla epiftola
di
•£0 fofepb. Kb. 1. coatta Apiotfetfr. t*1 Vìd» Salian. tintiti, mandi rrfs*
<*) Voi», de hift. Grate, lib. < eap. 14 & f/. ($) Vofs. de hift. Grate. Ut» 1. c*p. rj.
[?3 Vide Moreri diaiooi fufti i« Denntjio,v Ss (*) Va>!l»ac, lùft-jf, regum Syria» .
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