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Boffito, Giuseppe; Mori, Attilio
Piante e vedute di Firenze: studio storico topografico cartografica — Firenze: Tip. Giuntina, 1926

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https://doi.org/10.11588/diglit.72590#0019
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— XIII —

la città di Modena dall'erudito matematico e storico della scienza
prof. Pietro Riccardi, il quale sino dal 1877 considerò e descrisse ben
15 piante della sua città in un primo saggio di Cartografia mo-
denese, negli anni seguenti più volte esteso ed ampliato (1).
D' importanza assai maggiore per lo studio della cartografia citta-
dina, sebbene limitata ad un periodo assai ristretto, riuscì l'opera
dell' insigne archeologico G. B. De Rossi su le piante di Roma (2)
anteriori al sec. XVI; opera ben a ragione considerata come fonda-
mentale per la topografia romana, che ebbe la sua continuazione nello
studio del Col. Rocchi (3) su le piante di Roma del sec. XVI, nella
ricca collezione di riproduzioni illustrate e curate dal P. Ehrle (4) e
più recentemente nel catalogo dell' Huelsen (5).
Il III Congresso Geografico Internazionale, tenutosi a Venezia
nel 1881, fu occasione a che la Deputazione di storia patria di
quella città prendesse I' iniziativa di far compilare un Catalogo ra-
gionato delle carte della Regione Veneta da offrire al Congresso
affidando la direzione del lavoro relativo al Prof. Giovanni Mari-
nelli dell'Università di Padova, che già da tempo attendeva ad uno
studio di tal natura pel suo Friuli nativo.

(1) Riccardi P. Carte e memorie geografiche e topografiche del Modenese.
Parte III. Piante della città di Modena. « Atti R. Accad. delle Scienze, Lettere ed
Arti in Modena » Tomo XVII, 1877. — Appendice alla nota : Carte ecc. Ib. XX
(1880). Parte I. Nota dichiarativa dell'autografia di alcune antiche piante della città
di Modena. Ib., voi. IX, serie II (1893). Aggiunta alla Nota dichiarativa del-
l'autografia di alcune piante della città di Modena. Ib. Parte II. Vol. X (1894).
(2) De Rossi G. B. Piante icnografiche e prospettiche di Roma anteriori
al sec. XVI. Roma, Salvucci, 1879. La memoria del De Rossi riproduce il
testo del discorso pronunziato il 14 dic. 1877 in occasione del cinquantenario
dell' Istituto Archeologico Germanico in Roma.
(3) Rocchi Col. E. Le piante topografiche e prospettiche di Roma del
sec. XVI con i disegni originali di Antonino da Sangallo il giovane per la for-
tificazione della città. Torino 1902. In-8 con 56 tavole.
(4) Le piante maggiori di Roma dei Secoli XVI e XVIe XVII, riprodotte in
fototipia a cura della Biblioteca Vaticana, con introduzioni di Francesco Ehrle,
S. I. Romae, Danesi editor. — Della preziosa collezione diamo qui i titoli:
Roma prima di Sisto V. La pianta di Roma Du Pérac-Lafréry del 1557 (1908).
— Roma al tempo di Giulio III. La pianta di Roma di Leonardo Bufalini del
1551 (1911). — Roma al tempo di Urbano VIII (1623-/644) (1915). La pianta di
Roma Maggi-Maupin-Losi (1915). — Roma al tempo di Innocenzo XI. La pianta
di Roma di Giovan Battista Falda del 1676. — Roma al tempo di Paolo V.
La pianta di Antonio Tempesta del 1606.
(5) Huelsen Chr. Saggio di bibliografia ragionata delle piante icnogra-
fiche e prospettiche di Roma dal 1551 al 1748 (« Archivio della R. Soc. Rom.
di storia patria ». Vol. XXVIII, 1915)'
 
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