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In un cod. Aedili della Laurenziana, n. 107, c. 367, sullo sfondo
d'una scena che rappresenta San Zanobi nell'atto di risuscitare un
fanciullo, si vede S. Pier Maggiore col campanile a sinistra e gran
parte della facciata (Davidsohn, p. 1111, tav. 69).
Nel codice Riccardiano di Virgilio (sec. XV) che il Lami a
ragione decanta come « elegantissimus et picturis affabre factis
exornatus » (Catalogus, p. 373, Livorno, 1756, in fol.) una miniatura
ci presenta una scena della presa di Troia in cui campeggia il pa-
lazzo Riccardi con tutta la bellezza della sua architettura e solo un
po' ridotto di dimensioni (riprodotto da Nello Tarchiani, Il pa-
lazzo del M. Lorenzo de' Medici ne Le vie d'Italia del Touring Club
Ital., fasc. di agosto 1925, p. 853).
Il famoso codice Laurenziano miniato da Monte di Giovanni e
Gherardo per Mattia Corvino [Psalterium David, membr., sec. XV,
367X533 rnm.) — destinato a quella Biblioteca Corviniana che fu
dispersa per la morte di Mattia (1490) prima ancora d'esser raccolta,
— ci offre una grande vignetta iniziale di testata, dov' è figurato
Davide che si avanza coi suoi cavalieri contro i Filistei, e sullo sfondo
una veduta di Hebron, nei cui edifìci però è facile riconoscere Pa-
lazzo Vecchio, la loggia dell'Orcagna (con quattro archi) e la chiesetta
di S. Piero Scheraggio. (Cfr. G. BiAGI, Riproduzioni, ecc., tav. 47,
pag. 18-19, dove si afferma che « la miniatura di questa pagina ri-
valeggia per la bellezza della composizione e per la maestria degli
scorci con le più grandiose figurazioni di battaglie che si dipin-
gessero in freschi o su tavole »).
Vedute parziali, di chiese specialmente, abbondano nel codice
Rustici ossia nel Libro intitolato dell'andata o viaggio al S. Sepolcro
e al m. Sina compilato da Marco di Bartolommeo Rustici orafo di Fi-
renze l'anno 1425, di cui si conserva una preziosa copia manoscritta
nella Biblioteca del Seminario di Cestello. I larghi margini di que-
sto codice (che è cartaceo in-fol.) sono nelle prime 30 carte tempe-
stati quasi tutti di schizzi di città o di edifici fiorentini e da pro-
fili di santi e uomini illustri, cioè precisamente (riferisco i nomi
come stanno scritti nel codice accanto 0 sotto alle varie vignette) :
c. I v Babillonia di Caldea; 2 , Fiesola ; 3 r la città di Eufratem ;
7 v Dante Ardigieri — Franciescho (Petrarca) — Giovanni (Boc-
caccio) — Francesco da Stratta — Arrighetto — Coluccio — G. Fio-
nardo ; 8r S. Giovanni Batista; 8 z /Santa Maria del Fiore; lov
S. Lorenzo; 11 r S. Maria della Misericordia e del Bigallo ; Santa
Maria dei Servi; 11 v San Marco; 12 r San Silvestro; 12v San Ba-
silio; 13, Santo Piero Celestino papa; iqr Santo Iacopo da Cor-
In un cod. Aedili della Laurenziana, n. 107, c. 367, sullo sfondo
d'una scena che rappresenta San Zanobi nell'atto di risuscitare un
fanciullo, si vede S. Pier Maggiore col campanile a sinistra e gran
parte della facciata (Davidsohn, p. 1111, tav. 69).
Nel codice Riccardiano di Virgilio (sec. XV) che il Lami a
ragione decanta come « elegantissimus et picturis affabre factis
exornatus » (Catalogus, p. 373, Livorno, 1756, in fol.) una miniatura
ci presenta una scena della presa di Troia in cui campeggia il pa-
lazzo Riccardi con tutta la bellezza della sua architettura e solo un
po' ridotto di dimensioni (riprodotto da Nello Tarchiani, Il pa-
lazzo del M. Lorenzo de' Medici ne Le vie d'Italia del Touring Club
Ital., fasc. di agosto 1925, p. 853).
Il famoso codice Laurenziano miniato da Monte di Giovanni e
Gherardo per Mattia Corvino [Psalterium David, membr., sec. XV,
367X533 rnm.) — destinato a quella Biblioteca Corviniana che fu
dispersa per la morte di Mattia (1490) prima ancora d'esser raccolta,
— ci offre una grande vignetta iniziale di testata, dov' è figurato
Davide che si avanza coi suoi cavalieri contro i Filistei, e sullo sfondo
una veduta di Hebron, nei cui edifìci però è facile riconoscere Pa-
lazzo Vecchio, la loggia dell'Orcagna (con quattro archi) e la chiesetta
di S. Piero Scheraggio. (Cfr. G. BiAGI, Riproduzioni, ecc., tav. 47,
pag. 18-19, dove si afferma che « la miniatura di questa pagina ri-
valeggia per la bellezza della composizione e per la maestria degli
scorci con le più grandiose figurazioni di battaglie che si dipin-
gessero in freschi o su tavole »).
Vedute parziali, di chiese specialmente, abbondano nel codice
Rustici ossia nel Libro intitolato dell'andata o viaggio al S. Sepolcro
e al m. Sina compilato da Marco di Bartolommeo Rustici orafo di Fi-
renze l'anno 1425, di cui si conserva una preziosa copia manoscritta
nella Biblioteca del Seminario di Cestello. I larghi margini di que-
sto codice (che è cartaceo in-fol.) sono nelle prime 30 carte tempe-
stati quasi tutti di schizzi di città o di edifici fiorentini e da pro-
fili di santi e uomini illustri, cioè precisamente (riferisco i nomi
come stanno scritti nel codice accanto 0 sotto alle varie vignette) :
c. I v Babillonia di Caldea; 2 , Fiesola ; 3 r la città di Eufratem ;
7 v Dante Ardigieri — Franciescho (Petrarca) — Giovanni (Boc-
caccio) — Francesco da Stratta — Arrighetto — Coluccio — G. Fio-
nardo ; 8r S. Giovanni Batista; 8 z /Santa Maria del Fiore; lov
S. Lorenzo; 11 r S. Maria della Misericordia e del Bigallo ; Santa
Maria dei Servi; 11 v San Marco; 12 r San Silvestro; 12v San Ba-
silio; 13, Santo Piero Celestino papa; iqr Santo Iacopo da Cor-