i%C CAP. VII. DELLE STA TV E,
chiarono insicme con i due Cuoi figliuoli sì (frettameli*
ce ; che come scfosse flato da due ritorte legato, o cinto
da asprc catene , mai non fu possibile, che ci si potè (Te
slegare . Da chi citato veduto il tapino, mi si faccia^
fede della verità. E chi harebbemai pensato, che l'in-
nocenza della colomba , che s'accopiasì bene con la-»
prudenza del serpe; che ambedue vnite insieme vaglia*
no a mantenere il buon gouerno del Mondo , riabbiano
forza di spauentare, d'inorridire, e di dare penosissi mij
morte ? e purè vero: Chi può mirare cjueidue impauri-
ti fanciullini (enza tenerezza di compassione ? Vnodi-
essi guardando al Padre , e inoltrandogli il braccio sini-
stro incatenato dall angue rabbiosa, pare che chieggagli
aiuto , e se il meschinello non parla , chi lo vede , non
pensa che ciò auuenga, perche c di sasso ; ma pmtosto
perche gli vien chiusa Ja bocca dalla smania del duolo :
alza poi con (ingoiare naturalezza il pie dritto , facendo
forza con Jadcstra seben in damo, di suiluppar/èio dal
serpe, che con la coda gliel tiene annodato . L'altro fi-
gli uolino poi tutto rannicchiatoli in sestesso, sisenermw
scc per no distendere il corpicciuolo ai morsi auuelcna-
ti con vna faccia supplicheuole di (òceorso, stringendo
la teda del serpe, acciochenonsi auuenti alpiccol fian-
co . Ognvno che vede aspetti, e sembianze si tenero,
e sì lacritneuoli, si slanciarcbbe più che di furia a por*
gergli {occorso, sc credesTe di poter trouare pietà nello
pietre. Non pare però che possa (lare di non rampognar
ì Cicli 5 perche non vsassero delle metamorsòsi per lai-
dezza dell altrui vita, o almeno desiero la fòrza di Al.
cicje ancor bambino,a quell'innocenti Pargolctti;accio
che
chiarono insicme con i due Cuoi figliuoli sì (frettameli*
ce ; che come scfosse flato da due ritorte legato, o cinto
da asprc catene , mai non fu possibile, che ci si potè (Te
slegare . Da chi citato veduto il tapino, mi si faccia^
fede della verità. E chi harebbemai pensato, che l'in-
nocenza della colomba , che s'accopiasì bene con la-»
prudenza del serpe; che ambedue vnite insieme vaglia*
no a mantenere il buon gouerno del Mondo , riabbiano
forza di spauentare, d'inorridire, e di dare penosissi mij
morte ? e purè vero: Chi può mirare cjueidue impauri-
ti fanciullini (enza tenerezza di compassione ? Vnodi-
essi guardando al Padre , e inoltrandogli il braccio sini-
stro incatenato dall angue rabbiosa, pare che chieggagli
aiuto , e se il meschinello non parla , chi lo vede , non
pensa che ciò auuenga, perche c di sasso ; ma pmtosto
perche gli vien chiusa Ja bocca dalla smania del duolo :
alza poi con (ingoiare naturalezza il pie dritto , facendo
forza con Jadcstra seben in damo, di suiluppar/èio dal
serpe, che con la coda gliel tiene annodato . L'altro fi-
gli uolino poi tutto rannicchiatoli in sestesso, sisenermw
scc per no distendere il corpicciuolo ai morsi auuelcna-
ti con vna faccia supplicheuole di (òceorso, stringendo
la teda del serpe, acciochenonsi auuenti alpiccol fian-
co . Ognvno che vede aspetti, e sembianze si tenero,
e sì lacritneuoli, si slanciarcbbe più che di furia a por*
gergli {occorso, sc credesTe di poter trouare pietà nello
pietre. Non pare però che possa (lare di non rampognar
ì Cicli 5 perche non vsassero delle metamorsòsi per lai-
dezza dell altrui vita, o almeno desiero la fòrza di Al.
cicje ancor bambino,a quell'innocenti Pargolctti;accio
che