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Bottari, Giovanni Gaetano
Del Museo Capitolino Tomo ... (Band 1): Contenente Immagini D'Vomini Illustri — Roma, 1741 [Cicognara, 3416-1]

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https://doi.org/10.11588/diglit.26665#0009
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OSSERVAZIONI
SOPRA IL TOMO PRIMO
C^> DEL MUSEO CAPITOLINO.
£1 render pubblica con le stampe la Raccolta d’anti-
chità o per eccellenza di lavoro, o per erudizione Gre-
ca , e Romana maravigliosa , e Angolare , che si con-
serva nel Museo Capitolino , opera immortale della-,
S. M. di Clemente XII. e che il regnante gloriosissimo
Sommo Pontefice BENEDETTO XIV. ha accresciu-
to , ed accresce tuttora, abbiamo cominciato da quel-
la parte, che contiene le teste di varj Personaggi illu-
fìri . Queste sono quali tutte avanzi di quei marmi
quadrangolari di facce eguali, o che si andavano re-
stringendo a guisa di piramidi, più , o meno aiti di un uo-
mo , chiamati Erme, o C illeni dal Greco k/aào? , (i) che
fignlfica mozzo * o tronco , come accenna Servio ; ed » •mg?yc*vo<; Is/Mx son detti da
Tucidide (a), la cui sommità finiva in una tetta . E di quella medesima espressione
si valse Temistio ( 3 ) , la quale da un per altro dottittimo, ed eruditissimo inter-
prete fu tradotta rudi , inforrnique moie- , in vece di quadrata sorma , come fu da_,
altri notato. Parimente Leonida Tarentino (4) chiama per quella ragione Mercurio
L’uso di ette è antichittìmo, e le prime statue furono così senza braccia, e_,
senza gambe, simiii piuttosto a un tronco , chea un uomo, laonde Sidonio (5) Apolli-
nare chiama Hermam stolidtjsimum un uomo rozzo , e goffo 3 come anche Gioventù
in quel verso :
TSLil nisi Cecropides , truncoque fimìllimur «erma; »:
E Tzctae (7) così deicrìvc Vjuesti fìmolacri :
EC^Ulh (£ CTVp'n'oCS oÙdW? <cl 0 cCùfg qstf Àtffcyv :
Erme, e ogni flatua 3 0 cumulo di pietre .
E più chiaramente in un altro luogo (8) rendendo la ragione , perchè Euripide ditte,
che le statue di Dedalo si movevano, scrive, che ciò ebbe origine dall'essere stato De-
dalo il primo, che le facesse con le gambe 5 e con le braccia ; dal che si raccoglie
evidentemente, che innanzi erano tronchi con la sola tetta, come espressamente Io con-
ferma lo sletto Temistio (pj dicendo : Kcd AoqJ^aAV •nr^uyavoi lw v plvov il dfys
t^yxcrtXs otAÀ.* y[o/c\ » dfys faiirav dv^siclvrav . AodjVA.^* <5\v '7r'ga)Tos J^tlyxyt tzò
oeóS\ dss dyoL\pxrmv, tsinsi’ox ivoplt&u. E avanti a Dedalo di sorma quadra
erano non filo le fatue di Mercurio, ma l’altre ancora . Ma poi, che Dedalo prima di
tutti disiinsi i piedi delle statue, su reputato, che egli le sabbricajfe spiranti . Quindi forsè
avvenne, che (io) Minuzio Felice le chiamò lapidei essigìatos . Ma che tale fotte la
forma di quelle Erme non islarò a provarlo con s autorità d’antichi Scrittori , che
troppo lunga colà sarebbe, servendo il dare un'occhiata alle raccolte d’antichità, e
particolarmente alle Immagini degli Uomini illustri di Fulvio Orsini (n) , e al Bois-
A sardo

(1) Servio in TBn. libr.8. v.138.
(2) Tucidide libr.6. n.27. pag.^j. ediz. d^Amst. 1731.
Ò) Temistio Oraz.26. pag.3 16. delPediz. Parigina Re-
gia 1688.
C4) Antolog. lib. 1. cap.3. epigr. ult.
£5) Sidon. Apollin. lib.4. ep.12.
C6) Giovenal.Sat.8. v.53.
C7) Isac Tzetze chil.12. v.593.
(8) Lo stessbchiliad.i. v.511. e <?Q.
(6) Temistio ivi.

(10) Minuzio Felice in Ottavio pag.15. Lugd. Bat.1672,
in S°.
(11) Fulvio Orsini Illustr. Viror. vultus , Roms 156^9.
n.27.28.29.30.39.41.44.49.50. riportati con ag-
giunte dal Bellorio Immag, 111. Viror. P. 1. n. u,
24. 28.3 1. 36. 41. EP.2. n. 49.51- 53.55. 63. E
P.3.11,71,75.84. dove queste Erme sono in mag?
gior numero , e più intiere, che non sono iq
oggi , essensio in gran parte andate male,
 
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