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Bracci, Domenico Agostino
Commentaria de antiquis scalptoribus: qui sua nomina inciderunt in gemmis et cammeis cum pluribus monumentis antiquitatis ineditis, statuis, anaglyphis, gemmis (Band 1) — Florenz, 1784

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https://doi.org/10.11588/diglit.3576#0101
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#9

MEMORIE DEGLI ANTICHI INCISORI

XII.

TORO CGRNUPETA

OPERA U AL LIO NE,

Incifa in Corniola.

DEL MUSEO DEL SIC TOMMASO HOLLIS CAVALIERE INGLESE.

Llione in quefta gemma ci ha dato un infigne prova della fua maeftria nell'efprimercì
l'immagine d'un Toro feroce, e minacciante con le corna, fopra del quale vederi la Luna.
Taluno potrebbe dire che l'Artefice ebbe in idea d'indicare con quefto fegno celefte della
Luna qualche cofa d' Aftronomico, imperocché la Luna è nella altiffima coftellazione del Toro.
Un altra caufa delle loro altezze ( dice Plinio (1 ) ) è perchè hanno /' abfide altijjìme dal loro centro in altri
Segni. Saturno nella vige/ima regione della Libra ec. la Luna nella terza del Toro. Quelle fono le pa-
role di Plinio, che contengono quefto fentimento ( per fpiegare in breve una cofa difficile ) che
efièndo la Luna lontaniffima dalla terra, che fi dice effere nell'Apogeo, allora accade, quando è
nel terzo grado della Coftellazione, che Toro fi chiama» Ciò è da Finnico confermato (a) il
quale dice. La Luna s'alza fopra nella terza regione del Toro.

Il Toro uno de dodici fegni celefti, dei quali è comporlo lo Zodiaco, o pure il Signifero,.
nel quale i Pianeti foglion fare il loro corfo. Ma tralafciamo quelli fegni Celefti. Io ftimerei non
doverli credere in quefta gemma d'Allione qualche fentimento Aftronomico ; imperocché fé l'ar-
tefice avelie avuto ciò in mira, non avrebbepofto il Toro fotto la Luna, ma fopra,come fi richie-
deva, perchè le coftellazioni le quali fono fifle nel Cielo, tra le quali s'annovera il Toro, acqui-
ftano di gran lunga una più fublime ftazione (3).

Inoltre fappiamo edere fiato nelle Colonie il Bove, argomento di buono augurio (4). Quando
fi diceva il Bove aratore (5) fignificava la terra lavorarli dai Bovi, ed applicarli feriamente al

culto

0

e

is

(1) Plin. lib. x. cap. ió\

(2) lui. Firm. lib. j. cap. 3. pag. 1?.. fi dice che il Toro
come fpiega Igino, lib. 2. pag. 69. fojje collocato tra le co~
figliazioni per aver in Ca-nd'ia tra/portata Europa , come narra

Euripide. Il Toro tra i fegni celefti fi finge con un gi-
nocchio piegato fecondo Manilio lib. 2. verf. a;8. e Lu-
cano lib. 3. verf. 254. Vien confermata l'autorità di que-
lli Poeti coll'unica flratua d'Atlante che confervafi nel Pa-
lazzo Farnefe, conforme alla defcrizione di Virgilio lib. 6.
Aen. v. 797.

// Celi fero Atlante ha fiu le /palle ,

Dì rìfplendeutì flette il Polo, adorno .
In quefto celefte globo fi vede il Toro tra i dodici fegni
col piede piegato , come ancora s* offerva nelle medaglie
del primo Seleuco : vedi Hajm Teforo Brit. v. 1. pa». 20.
e 24. Vaillant Selene, pag. 37. Virgilio, deferive nella
Georgica lib. 1. verf. 217. l'anno principiato nella prima-
Vera nella coftellazione del Toro

Mentre che riapri V anno novello

Colle corna dotate il bianco Toro.
Che altri hanno voluto attribuirli all' Ariete .

(3) Vedi il Teforo dell'antiche gemme Aurifere di Gio*
Battifta Pafleri voi. 1. t. 142. '1 quale riporta una gem-
ma con un Toro (tante ,. nel mezzo una ftella , ma la Luna
tra le coma del Toro. Tratta varie cofe Aftrologiche allu-

denti a quefta gemma nell' oflervazioni al voi. 2. p. 17?.
(4) Quando Cadmo follecito di porre la fua abitazione
confultò 1' Oracolo , dal quale n' ebbe la l'ifpofta riferita dst
Ovid. nelle Met. lib. 3. verf. io. e feg.
Un ben maturo , e candido Vitella
Nei più deferti campi incontrerai
( Rifpofe Febo ) a maraviglia he Ilo,
Che non ha il gì»go ancor pentito mai s
Prendi fico il cammin, fegui, fin ci} elio
Si ferma , e quivi il tuo feggio porrai :
Chiama Beozia poi la tua Contrada
Hai Bue c!> or or ti moflrerà la ftrada .
Quando fi fabbricavano nuove Città, fi faceva con due
Bovi uniti una fofla , la quale abbracciafle il giro della Città .
Dice Varrone nel lib. 4. pag. 35. della lingua latina. Si
fabbricavano con rito Etrufco, nel Lazio le Città , uniti i
Bovi cioè un Toro, ed una Vacca con un' aratro, facevano at-
torno un folco . Facevano quefto a motivo di Religione ( aven-
do prefio gli aufpicìi in quel giorno ) acciocché le Città fiofiera
dì fifa e di muro fortificate ; perciò, Virgilio Aen. lib. 5.
verf. 75;.

Con l' aratro frattanto Enea difegua
Alla Città le mura .
(s) Hefiodo nei lavori, e nelle giornate verf. 403.
 
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