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MEMORIE DEGLI ANTICHI INCISORI l8;
XXXIII.
CUPIDO LEGATO
OPERA £' A U L 0,
Scolpita in Onice .
DEL MUSEO DEL BARON DE GLEICHEN A RARAIT.
QUefta gemma ( dell' eccellenza della quale abbiamo di fopra parlato ) ci rapprefenta
Cupido, non di faretra, e di arco armato, e de'Numi, e dei Mortali domatore; ma al
contrario fi vede un fanciullo alato, che ha cinti i fianchi con una fune fottile, dalla quale
gli pende un anello, ove gli è attaccata una cordicella, con la quale gli fono legati
i piedi. Ambedue le mani di quello Nume fono appoggiate ad una zappa, fopra la quale
ripofa la fua te fi: a. Il volto mefto, e gli occhi abballati, e tutta la figura del corpo non hanno
venuftà, ma una certa meda dignità, ed efprime in tutto gran naturalezza il dolore, e lapaffione
dell'animo. In tale afpetto veggiamo Amore condannato ad una miferabile fchiavitù; imperocché
i vili fchiavi erano condannati all'affidila, e laboriofa fatica di lavorare la terra, e acciocché
non fuggiil'ero fi folevano incatenare.
Quefta figura di Cupido nafconde una ignota favoletta. Si potrebbe congetturare, che fi a
data quefta pena a Cupido per qualche misfatto; imperocché l'ifteflò Apollo avendo ammazzato
con le faette i Ciclopi autori del fulmine, col quale Giove uccife il di lui figlio Efculapio,
fu relegato dal Cielo, e condannato ad una terreftre fchiavitù, e confegnato ad Admeto per
pafcolare gli armenti, e fottopofto a tutte le penofe fatiche dei mortali (i).
Cupido certamente è affretto ad una più dura fchiavitù o perchè fieno più gravi le fue
mancanze, o perchè l'artefice fi è compiaciuto così di fcherzare, conforme appunto i Poeti
hanno giocofamente efpreffo nei loro verfi quello Nume nemico fegato con catene (i) . Gli
antichi Artefici hanno procurato con quelli (imboli di figurarci l'impero crudele di quello
fieriffimo, e crudeliffimo Nume. Che maraviglia mai fé Amore per tante fue crudeltà a noi
refo odiofo è flato talvolta dagli uomini fcolpito incatenato?
Per ornamento di quefta tavola riferirò una gemma (*) di lavoro eccellente incifa in un
fuperbiffimo granato, la quale in prova delia collante amicizia donai all'egregio Signore di
Rendorp. E' cofa notiffima che fi trova negli antichi monumenti Pfiche alle volte rapprefentata
in figura di una belliffima giovinetta ornata colle ali di farfalla, ed alle volte ancora in forma
dell' iftefla farfalla (3). In quefta gemma è efprefla fotto la figura di farfalla, che rampica fopra
un'albero fpogliato, e Cupido alato rimirando la farfalla, tenendo con la finillra un tronco
dell'arbore, con la delira una facella accefa in atto dì bruciare fa farfalla (4). Nel Mufeo
Fiorentino (5) fi vede Venere, che flimola Cupido ad abbruciare la farfalla; della qual gemma
cosi s'efprime il Chiariffimo Gori. Venere diventata nemica di Pficbe per la fua /ingoiare bellezza
fprona Cupido all' ucci/ione della fua Spofa, e lo muove ad abbruciare colla fua face V iftejfa Vfiche
efprefla fotto la figura di farfalla.
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(1) E' Arata dagli Artefici efprefla ancor Venere incatena-
ta , come opportunamente la defcrivePaufania lib. 3. cap. 1 ;.
Dicono che Tiudaro le mettejje le catene per dimojlrare con la
ftmilitudìne del legami quanto la fedeltà delle donne deve effere
inviolabile verfi i loro mariti : Altri dicono per vendicarli della
Dea imputata della incontinenza delle figlie ; ma io non lo
credo : perche bifognerebbe ejfer ridicolo per immaginare che uno
fi vendichi di Venere col rapprefentarla in unajlatua di legno di
cedro con delle catene ai piedi.
(2) Fra i molti Poeti, che hanno fcherzato fopra un Amore
incatenato , fi. trova un graziofiffimo epigramma di Satiro
nel lib. 4. cap. 12. dell'Antologia. Chi ha mejjo le catene
ali1 alato Dio , e alla nociva fiamma, chi ha rapito l' ardente
faretra ì Chi ha legate le mani faettatrici , ed ha voluto che
fieno in tal maniera incatenate? Son queflì fcarfi piaceri degli
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uomini. Forfè non è da temerfi queflo Dio , avendo vinto la mente
dell' artefice? Nelle gemme di Gorleo p. 2. geni. 6*45. fono
rapprefentati due Satiri che tirano un carro , nel quale fta
Cupido con le mani legate di dietro .
(*) Tav. XVIII. N. III.
(3) De i mifterj d'Amore, e Pfiche vedi il Buonarroti
gran luminare degli Antiquarii nell' Oflervazioni fopra al-
cuni frammenti di vafi antichi p. i<>3. e feg.
(4) Aleflandro MafFei nel voi. 3. p. 22. riporta una gem-
ma , nella quale Cupido, con un acutiffimo chiodo conficca
ad un tronco d' albero una farfalla , fimbolo dell' Anima .
L'ifteffo ha V impero degli Uomini, e degli Dei, come dice
Anacreonte Carm, 61. p. 147. Egli Jìgaoreggia fopra gli Dei,
egli è ancora il domator dei mortali .
(5) Gori Muf. Fior. Voi. 1. Ta. So. n. 8. p. ijó".
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DEL MUSEO DEL BARON DE GLEICHEN A RARAIT.
QUefta gemma ( dell' eccellenza della quale abbiamo di fopra parlato ) ci rapprefenta
Cupido, non di faretra, e di arco armato, e de'Numi, e dei Mortali domatore; ma al
contrario fi vede un fanciullo alato, che ha cinti i fianchi con una fune fottile, dalla quale
gli pende un anello, ove gli è attaccata una cordicella, con la quale gli fono legati
i piedi. Ambedue le mani di quello Nume fono appoggiate ad una zappa, fopra la quale
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con le faette i Ciclopi autori del fulmine, col quale Giove uccife il di lui figlio Efculapio,
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pafcolare gli armenti, e fottopofto a tutte le penofe fatiche dei mortali (i).
Cupido certamente è affretto ad una più dura fchiavitù o perchè fieno più gravi le fue
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antichi Artefici hanno procurato con quelli (imboli di figurarci l'impero crudele di quello
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Per ornamento di quefta tavola riferirò una gemma (*) di lavoro eccellente incifa in un
fuperbiffimo granato, la quale in prova delia collante amicizia donai all'egregio Signore di
Rendorp. E' cofa notiffima che fi trova negli antichi monumenti Pfiche alle volte rapprefentata
in figura di una belliffima giovinetta ornata colle ali di farfalla, ed alle volte ancora in forma
dell' iftefla farfalla (3). In quefta gemma è efprefla fotto la figura di farfalla, che rampica fopra
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Fiorentino (5) fi vede Venere, che flimola Cupido ad abbruciare la farfalla; della qual gemma
cosi s'efprime il Chiariffimo Gori. Venere diventata nemica di Pficbe per la fua /ingoiare bellezza
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inviolabile verfi i loro mariti : Altri dicono per vendicarli della
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(2) Fra i molti Poeti, che hanno fcherzato fopra un Amore
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nel lib. 4. cap. 12. dell'Antologia. Chi ha mejjo le catene
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faretra ì Chi ha legate le mani faettatrici , ed ha voluto che
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(*) Tav. XVIII. N. III.
(3) De i mifterj d'Amore, e Pfiche vedi il Buonarroti
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(4) Aleflandro MafFei nel voi. 3. p. 22. riporta una gem-
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