4
Sarcofago räppresentante ceremonie nuziali.
Orest durch das vorgehaltene Bild der Clytemnestra schrecken (s. Raoul-
Rochette, Monuni. ined. 36)*), so sie seihst wenigstens für den Augenblick
eingeschläfert, unthätig gemacht werden durch das Gegengewicht, welches
ihrer Macht in dem Erscheinen des Agamemnon entgegentritt, der an
Clytemnestra gerächt zu werden fordern durfte? Mich dünkt, mit dem-
selben Rechte, womit diese als Schatten die schlafenden Furien aufzu-
wecken versucht in dem schönen durch das Kunstblatt (1841, Nr. 84 ff.)**)
veröffentlichten Vasenbilde. Wie sie aber' mit den Furien anderswo
(R.-Rochette 35)***) der Macht Apolls weichen mufs, so hier dem
Schatten Agamemnons. Wir sehen dies gleichsam episodisch auf der linken
Seitenfläche: zwei Schatten, Clytemnestra und Agisthus, besteigen Charons
Nachen [Abb. 2]. Orest aber enteilt wohl unter Agamemnons Schutz den
Furien, doch entsühnen kann ihn dieser allein noch nicht. Erst Gefangen-
schaft, naher Tod von der Schwester Hand und Kampf führen ihn endlich
zum Ziele. Die Entsühnung ist vollendet, sobald das Bild der Göttin zu
demselben Heiligthum gebracht ist, das Orest aussandte, die That zu unter-
nehmen. So hätten wir in unserm Monument ein Werk, ganz analog den
grofsartigen Conceptionen der griechischen Tragödie, einen Kreis von Dar-
stellungen, der in seinem Endpunkte genau zum Anfangspunkte zurück-
kehrt und sich so zur schönsten Einheit abrundet.
Sarcofago rappresentante ceremonie nuziali. f)
(1844.)
Se in genere sono rare trai soggetti, di cui vanno adorni i sarcofaghi
romani, le rappresentanze riferibili alla vita civile, pure quelle poche scene,
ehe la riguardano, non sono quasi mai prive di mitologiche figure, me-
diante cui si cerco di renderle vieppiu poetiche. Cosi se vediamo entrare
in rappresentanze di caccie una figura, null’ importa, se per Roma, o per
Diana abbia da spiegarsi, sempre ha da intendersi in questo senso. Scene
di battaglie di pretto storico argomento ricevono maggior lustro dall’ inter-
vento della Vittoria o simili emblemmatiche figure. E cosi pure le rap-
presentanze di nozze non sono quasi mai prive di esso poetico ornamento;
anzi potrebbe dirsi con un certo fondamento, ehe abbiano da riconoscersi
per gruppi di stretto rapporto nuziale quei soltanto, in cui la Giunone non
manca, potendosi spiegare in modo piu generico quelle coppie d’uomo e
donna, ehe da essa somma protettrice del connubio non sono assistite.
Finadora trai monumenti di questa classe il primo posto fu occupato
da quel magnifico sarcofago della basilica di s. Lorenzo fuori le mura, il
quäle, benche gia il Sante Bartoli ne avesse riprodotto la rappresentanza
principale nelle Meraviglie di Roma, nondimeno fin ai giorni nostri e am-
mirato piuttosto ehe spiegato bastantemente (cf. Raoul-Rochette, Mon. ined.
p. 398). Riccliissimo, bello e conservato conT e quel marmo, del mitologico
*) [Overbeck, Bildwerke zum theb. und troischen Heldenkreis Taf. 29, 2.]
**) [Overbeck a. a. 0. Taf. 29, 7.]
***) [Overbeck a. a. 0. Taf. 29, 4.J
t) Annali dell’ Istituto XVI, 1844, p. 186—200. Monumenti dell’ Istituto IV,
tav. 9.
Sarcofago räppresentante ceremonie nuziali.
Orest durch das vorgehaltene Bild der Clytemnestra schrecken (s. Raoul-
Rochette, Monuni. ined. 36)*), so sie seihst wenigstens für den Augenblick
eingeschläfert, unthätig gemacht werden durch das Gegengewicht, welches
ihrer Macht in dem Erscheinen des Agamemnon entgegentritt, der an
Clytemnestra gerächt zu werden fordern durfte? Mich dünkt, mit dem-
selben Rechte, womit diese als Schatten die schlafenden Furien aufzu-
wecken versucht in dem schönen durch das Kunstblatt (1841, Nr. 84 ff.)**)
veröffentlichten Vasenbilde. Wie sie aber' mit den Furien anderswo
(R.-Rochette 35)***) der Macht Apolls weichen mufs, so hier dem
Schatten Agamemnons. Wir sehen dies gleichsam episodisch auf der linken
Seitenfläche: zwei Schatten, Clytemnestra und Agisthus, besteigen Charons
Nachen [Abb. 2]. Orest aber enteilt wohl unter Agamemnons Schutz den
Furien, doch entsühnen kann ihn dieser allein noch nicht. Erst Gefangen-
schaft, naher Tod von der Schwester Hand und Kampf führen ihn endlich
zum Ziele. Die Entsühnung ist vollendet, sobald das Bild der Göttin zu
demselben Heiligthum gebracht ist, das Orest aussandte, die That zu unter-
nehmen. So hätten wir in unserm Monument ein Werk, ganz analog den
grofsartigen Conceptionen der griechischen Tragödie, einen Kreis von Dar-
stellungen, der in seinem Endpunkte genau zum Anfangspunkte zurück-
kehrt und sich so zur schönsten Einheit abrundet.
Sarcofago rappresentante ceremonie nuziali. f)
(1844.)
Se in genere sono rare trai soggetti, di cui vanno adorni i sarcofaghi
romani, le rappresentanze riferibili alla vita civile, pure quelle poche scene,
ehe la riguardano, non sono quasi mai prive di mitologiche figure, me-
diante cui si cerco di renderle vieppiu poetiche. Cosi se vediamo entrare
in rappresentanze di caccie una figura, null’ importa, se per Roma, o per
Diana abbia da spiegarsi, sempre ha da intendersi in questo senso. Scene
di battaglie di pretto storico argomento ricevono maggior lustro dall’ inter-
vento della Vittoria o simili emblemmatiche figure. E cosi pure le rap-
presentanze di nozze non sono quasi mai prive di esso poetico ornamento;
anzi potrebbe dirsi con un certo fondamento, ehe abbiano da riconoscersi
per gruppi di stretto rapporto nuziale quei soltanto, in cui la Giunone non
manca, potendosi spiegare in modo piu generico quelle coppie d’uomo e
donna, ehe da essa somma protettrice del connubio non sono assistite.
Finadora trai monumenti di questa classe il primo posto fu occupato
da quel magnifico sarcofago della basilica di s. Lorenzo fuori le mura, il
quäle, benche gia il Sante Bartoli ne avesse riprodotto la rappresentanza
principale nelle Meraviglie di Roma, nondimeno fin ai giorni nostri e am-
mirato piuttosto ehe spiegato bastantemente (cf. Raoul-Rochette, Mon. ined.
p. 398). Riccliissimo, bello e conservato conT e quel marmo, del mitologico
*) [Overbeck, Bildwerke zum theb. und troischen Heldenkreis Taf. 29, 2.]
**) [Overbeck a. a. 0. Taf. 29, 7.]
***) [Overbeck a. a. 0. Taf. 29, 4.J
t) Annali dell’ Istituto XVI, 1844, p. 186—200. Monumenti dell’ Istituto IV,
tav. 9.