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Brunn, Heinrich; Brunn, Heinrich [Hrsg.]; Brunn, Hermann [Hrsg.]
Heinrich Brunn's kleine Schriften (Band 1): Römische Denkmäler. Altitalische und etruskische Denkmäler — Leipzig: Teubner, 1898

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https://doi.org/10.11588/diglit.45325#0173
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Intorno acl und testa di pietra trovata in Bologna.

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siamo parlar di una quasi perfetta identita del carattere individuale. Potrei
anche richiamarmi alle numerose figure coricate sopra i coperchi delle urne
etrusclie, ehe, appartenenti ad uno stadio molto avanzato dell’ arte etrusca,
ci provano con un’ evidenza tanto maggiore, come la mancanza dell’ insieme
ed il carattere individuale delle forme particolari siano le qualita fonda-
mentali, per le quali 1’ arte etrusca dal principio fino alla decadenza si
distingue dall’ arte greca.
Intanto mi sia permesso di passar da questi confronti generali al-
1’ esame di una specialita, cioe della capigliatura nella testa bolognese, ehe si
distingue per un carattere particolare. Essa nell’ arte greca deve dirsi
almeno insolita. La troviamo simile nella disposizione generale ma diffe-
rente nell’ esecuzione, nella testa di una delle antichissime statue di Mileto
(Newton, Halicarn. t. 75) rappresentante forse come quella di Chares della
medesima Serie, uno de’ piccoli dinasti de’ paesi vicini: e 1’ incontriamo di
nuovo in un’ epoca ben avanzata dell’ arte ne’ medesimi siti, cioe nella
testa della statua colossale di Maussolo, re di Caria (Newton, travels in
the Levant II, 17). Ma se poi vogliamo trovare altri confronti, dobbiamo
rivolgerci dai confini orientali della cultura greca alle regioni opposte del-
l’occidente, cioe dell’ Etruria, ove ci si offre p. e. la testa di una statua
arcaica chiusina (Micali, mon. ined. t. 26, 2) e di una figura in rilievo di
una stela di Eiesole (Micali, antich. monum. t. 51, 1). Ora questi monu-
menti ci serviranno forse, per voler stabilir de’ rapporti tra i popoli della
Caria e quei dell’ Etruria? Esaminandoli piu da vicino, ci accorgeremo,
ehe nella statua la barba e trattata secondo un sistema totalmente diverso
da quello della capigliatura, e ehe anche nel rilievo della stela per i ric-
cietti ehe circondano la fronte, il carattere e essenzialmente cambiato. Non
basta; rivolgiamoci adesso ancor una volta alle teste de’ sopracitati canopi.
In essi i capelli del vertice come da un centro si dipartono verso ogni
lato, in modo perb ehe non sembrano cresciuti sopra tutta 1’ estensione del
cranio, ma ogni riccio sembra lavorato separatamente e poi sovrapposto e
come incollato sul fondo. Certamente in questi ricci nessuno vorr'a rico-
noscere un indizio di razza, mentre e chiaro, ehe questo modo dell’ esecu-
zione dipende tutto dal materiale. L’arte plastica, cioe, ehe si serve di
preferenza dell’ argilla, procede »per via di porre«. Ma se cosi questi
canopi servono ad illustrar egregiamente 1’ uno dei detti di Michelangelo,
giovera ricordarci anche dell’ altro, cioe ehe la scultura, sia in legno, in
pietra o in metallo, »si fa per forza di levare«: ne risulta ehe in quest’
arte la capigliatura non puö esser trattata nel medesimo modo come nella
plastica. Gl’ istrumenti ehe vi vengono usati, il bulino, il cesello ed altri
ferri appuntati, specialmente quando siano adoperati da mano ancor poco
sperimentata, per la loro natura si prestano piu facilmente a far de’ tagli a
guisa di solchi. Onde si spiega, ehe nei lavori etruschi, almeno in quelli
di epoca arcaica, non s’ incontra quasi nessuna traccia di quei ricci a chioc-
ciola, ehe sono frequentissimi in lavori arcaici greci, mentre tanto in nu-
merosissime figure di bronzo, quanto nei rilievi scolpiti in pietra i capelli
sembrano piuttosto disposti a guisa di fili o cordoni. Ne questo sistema si
ristringe alla chioma, ma si estende eziandio alla barba: ne offre una prova
ben distinta e chiara la testa di un Satiro barbato in un rilievo chiusino
(Micali, ant. monum. t. 53, 2; cf. 4).
 
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