affreschi, rilievi, e musaici, che scene e paesaggi
egizi ne rappresentano (r), dei quali non accade
che io qui altrimenti discorra; ricorderò solamente
il famoso musaico di Palestrina (2), ove l’inonda-
zione del Nilo è appunto il principale soggetto.
Quanto all’uso speciale della base di cui
trattiamo, siccome pur dissi al principio di que-
sto ragionamento, essa dovè forse sostenere un
candelabro parimente marmoreo, e non già de-
stinato alla decorazione di private sale, ma si
bene all’ornamento di qualche sontuoso tempio.
In simil guisa quello bellissimo composto d’oro
e di gemme, che Antioco il giovane voleva de-
dicare nel tempio di Giove Capitolino, e del
quale Verre s’impadroni, ne viene da Cicerone
descritto, come condotto a bella posta per si fatto
uso: 'non ad boininum apparati™, sed ad am-
plissimi templi ornamenti™ esse factum (ff Di que-
sti candelabri collocati ne’templi, e spesse volte
quali votive e pietose offerte (4) (aratììjiiatei),
(:) Per il paesaggio egizio nell’arte antica, si vegga l’Hel-
big, Untersuch. uber die Camp. Wandmal. p. ioi, 302; ed il
Woermann, Die Landschaft in der Kunst der alien Volker
p. 300, 302, 379. Nella decorazione delle fabbriche furono alcuna
volta imitati in marmo gli stessi tappeti alessandrini. De Rossi,
Bull, di Arch. Crisi. 1871, p. 56 e seg.; Lumbroso, Anedd. di
Arcbeol. Aless. p. 23-29.
(2) Per gli autori che hanno scritto intorno a questo monu-
mento veggasi più indietro la p. 99 nota 4 di questo volume.
0 Cic. In Verr. IV, 28.
(4) 11 Marini negli Atti e Momim. dei Frat. Arval. p. 304,
egizi ne rappresentano (r), dei quali non accade
che io qui altrimenti discorra; ricorderò solamente
il famoso musaico di Palestrina (2), ove l’inonda-
zione del Nilo è appunto il principale soggetto.
Quanto all’uso speciale della base di cui
trattiamo, siccome pur dissi al principio di que-
sto ragionamento, essa dovè forse sostenere un
candelabro parimente marmoreo, e non già de-
stinato alla decorazione di private sale, ma si
bene all’ornamento di qualche sontuoso tempio.
In simil guisa quello bellissimo composto d’oro
e di gemme, che Antioco il giovane voleva de-
dicare nel tempio di Giove Capitolino, e del
quale Verre s’impadroni, ne viene da Cicerone
descritto, come condotto a bella posta per si fatto
uso: 'non ad boininum apparati™, sed ad am-
plissimi templi ornamenti™ esse factum (ff Di que-
sti candelabri collocati ne’templi, e spesse volte
quali votive e pietose offerte (4) (aratììjiiatei),
(:) Per il paesaggio egizio nell’arte antica, si vegga l’Hel-
big, Untersuch. uber die Camp. Wandmal. p. ioi, 302; ed il
Woermann, Die Landschaft in der Kunst der alien Volker
p. 300, 302, 379. Nella decorazione delle fabbriche furono alcuna
volta imitati in marmo gli stessi tappeti alessandrini. De Rossi,
Bull, di Arch. Crisi. 1871, p. 56 e seg.; Lumbroso, Anedd. di
Arcbeol. Aless. p. 23-29.
(2) Per gli autori che hanno scritto intorno a questo monu-
mento veggasi più indietro la p. 99 nota 4 di questo volume.
0 Cic. In Verr. IV, 28.
(4) 11 Marini negli Atti e Momim. dei Frat. Arval. p. 304,