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LA FESTA DELLE ROSE

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dope. Rhodope è un nome che ci occorre sovente
neW Antologia Greca, ed è pur quello di una gio-
vanetta in una scena rappresentata su di un vaso
a figure nere del Museo Britannico ('). Rhodope,
Mefite e Rhodocleia sono, in un epigramma greco,
tre etère che si contendono il premio della bel-
lezza (* 2).
Ma fra tutte le donne che ebbero il gentil nome
di Rhodope, la più celebre è senza fallo quella che
visse a Naucrate al principio del sesto secolo
avanti Cristo. Bellissima cortigiana, di cui fiera-
mente s’innamorò il fratello della poetessa Saffo, ri-
dottosi in Egitto pel commercio dei vini, il suo vero
nome fu Doricha, essendo Rhodope un nomignolo
impostole pel suo viso di rose. La fama della sua
singolare bellezza fu cagione che si formasse in-
torno a lei una leggenda, la quale narrava come,
bagnandosi essa un giorno a Naucrate, un’aquila
le rapisse uno dei sandali e lo portasse insino
a Memfi sulle ginocchia del re, che seduto in
tribunale rendeva giustizia. Il quale grandemente
ammirato della leggiadria del piede, che il san-
dalo abbastanza rivelava, mandò per tutto Egitto
a cercare della donna cui questo apparteneva, e
finalmente trovatala, la tolse per moglie (3).
(’) Cat. of vases in thè Brìi. Mus., n. 481.
(2) Anthol. Palat., V, 36.
(3) In si fatta leggenda si rinviene il prototipo della favola
di Cenerentola. Il nome dell’isola di Rodi significa rosa, e perciò
le sue monete hanno in sul rovescio la figura di cotesto fiore.
 
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