IL CULTO DEGLI ALBERI T95
dubitato che nell’età imperiale noi la troviamo
estesa per tutto il mondo romano, e non già limi-
tata a una unione meramente religiosa, essen-
doché assai spesso i monumenti ci portano a
riguardare i Dendrofori siccome un ceto supersti-
zioso ed insieme commerciale, composto di prov-
veditori e negozianti di legname e perciò stret-
tamente legato e formante non di rado una
medesima consorteria coi fabbri e coi centonarii,
e a volte anche coi classiarii o costruttori delle
navi da guerra. Con che pienamente concorda la
nota legge di Costantino (Σ), disponente che per
tutte le città si avessero ad ingrossare le comu-
nanze dei fabbri e dei centonarii con l’incorporarvi
quella dei Dendrofori, provvedimento che non
s’intenderebbe se quelle classi di uomini non
avesse collegato affinità di professione. E cosi
pure nella maggior parte delle iscrizioni che par-
lano dei Dendrofori, questi appariscono, non già
come una confraternita puramente di devoti, si
bene come una. corporazione di artigiani. La
quale seconda specie di Dendrofori sembra che
di conserto con Cibele onorasse alcune deità che
ai boschi presiedevano, e forse in particolar modo
Silvano, 1’ antico dio nazionale, che i primi abi-
tatori del Lazio veneravano arbitro e protettore
della selva, e che perciò figuravasi con un albero
f1) Cod. Tbeod. 14, 8, 1.
dubitato che nell’età imperiale noi la troviamo
estesa per tutto il mondo romano, e non già limi-
tata a una unione meramente religiosa, essen-
doché assai spesso i monumenti ci portano a
riguardare i Dendrofori siccome un ceto supersti-
zioso ed insieme commerciale, composto di prov-
veditori e negozianti di legname e perciò stret-
tamente legato e formante non di rado una
medesima consorteria coi fabbri e coi centonarii,
e a volte anche coi classiarii o costruttori delle
navi da guerra. Con che pienamente concorda la
nota legge di Costantino (Σ), disponente che per
tutte le città si avessero ad ingrossare le comu-
nanze dei fabbri e dei centonarii con l’incorporarvi
quella dei Dendrofori, provvedimento che non
s’intenderebbe se quelle classi di uomini non
avesse collegato affinità di professione. E cosi
pure nella maggior parte delle iscrizioni che par-
lano dei Dendrofori, questi appariscono, non già
come una confraternita puramente di devoti, si
bene come una. corporazione di artigiani. La
quale seconda specie di Dendrofori sembra che
di conserto con Cibele onorasse alcune deità che
ai boschi presiedevano, e forse in particolar modo
Silvano, 1’ antico dio nazionale, che i primi abi-
tatori del Lazio veneravano arbitro e protettore
della selva, e che perciò figuravasi con un albero
f1) Cod. Tbeod. 14, 8, 1.