214
I LUDI SECOLARI
queste era morto e incominciava la nuova, cosi
si voleva che gli Dei stessi annunziassero le date
fatidiche, mediante straordinari prodigi, i quali
interpretati dagli aruspici, venivano poscia regi-
strati nei rituali etruschi. E qui dirò come Var-
rone, per dimostrare che la durata del secolo
naturale debba essere di cent’anni, alleghi alcune
osservazioni fatte in Egitto sopra i cadaveri dagli
imbalsamatori di Alessandria. Secondo i quali,
il peso del cuore dell’uomo aumenterebbe ogni
anno di due dramme sino all’età di cinquantan-
ni, dopo il qual tempo tornerebbe a diminuire
nella medesima proporzione, finché giunto a cen-
t’anni, si ridurrebbe a nulla. Tale strana teoria
fisiologica dicevasi confermata dalla testimonianza
dell’astrologo Dioscoride (').
Comunque sia, il calcolo de’ secoli era, per
gli antichi, della massima importanza, essendo-
ché si trattava di prevedere le diverse fasi della
vita de’ popoli, seguirli nella via che doveva con-
durli alla loro finale estinzione e indovinare dal
percorso cammino quello che rimaneva a fare.
La scienza etrusca, superstiziosa e malinconica
come il popolo onde traeva origine, stabiliva
che ogni nazione era chiamata dal destino a
compiere un determinato numero di secoli, il pri-
mo dei quali aveva principio lo stesso giorno
(r) Censorin., 17, 14.
I LUDI SECOLARI
queste era morto e incominciava la nuova, cosi
si voleva che gli Dei stessi annunziassero le date
fatidiche, mediante straordinari prodigi, i quali
interpretati dagli aruspici, venivano poscia regi-
strati nei rituali etruschi. E qui dirò come Var-
rone, per dimostrare che la durata del secolo
naturale debba essere di cent’anni, alleghi alcune
osservazioni fatte in Egitto sopra i cadaveri dagli
imbalsamatori di Alessandria. Secondo i quali,
il peso del cuore dell’uomo aumenterebbe ogni
anno di due dramme sino all’età di cinquantan-
ni, dopo il qual tempo tornerebbe a diminuire
nella medesima proporzione, finché giunto a cen-
t’anni, si ridurrebbe a nulla. Tale strana teoria
fisiologica dicevasi confermata dalla testimonianza
dell’astrologo Dioscoride (').
Comunque sia, il calcolo de’ secoli era, per
gli antichi, della massima importanza, essendo-
ché si trattava di prevedere le diverse fasi della
vita de’ popoli, seguirli nella via che doveva con-
durli alla loro finale estinzione e indovinare dal
percorso cammino quello che rimaneva a fare.
La scienza etrusca, superstiziosa e malinconica
come il popolo onde traeva origine, stabiliva
che ogni nazione era chiamata dal destino a
compiere un determinato numero di secoli, il pri-
mo dei quali aveva principio lo stesso giorno
(r) Censorin., 17, 14.