I LUDI SECOLARI
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vano gli stessi giuochi celebrati da Settimio Se-
vero, l’anno 204 dell’èra volgare (') ; ma è no-
stro intendimento di non occuparci se non dei
primi.
E cominceremo col dire che uno di cotesti
frammenti c’insegna, in modo assai preciso, la
destinazione del monumento cui tali marmi spet-
tavano. È un senatoconsulto reso sulla proposta
del console C. Silano, che ordina di perpetuare
la memoria della grande solennità, incidendone
il commentario sopra due colonne, l’una di
bronzo, l’altra di marmo, da collocarsi ambedue
nel luogo in cui i Ludi Secolari si sarebbero cele-
brati. Della prima nulla si è rinvenuto, della se-
conda facevan parte i frammenti onde qui si
tratta. Augusto infatti nel suo testamento ci dice,
come sotto il consolato di C. Furnio e C. Silano,
cioè l’anno 737 (17 avanti Cristo) il collegio dei
quindecemviri gli decretasse la presidenza, in-
sieme con Agrippa, dei Giuochi Secolari (2).
Il resto dell’insigne iscrizione, di cui si ave-
van già fin dal secolo decimosesto alcuni pochi
avanzi conservati al Museo Vaticano (3) e che
(*) C. I. L. VI, 32326-32336 ; Mommsen, Epliem. epigr.
Vili. pp. 278-292.
(2) Mommsen, Res gestae divi Augusti, p. 91.
(I) C. I. L. VI, 877 a = 32324 ; 877 b = 32323, v. 51-66.
Scoperti nel decimosesto secolo presso il palazzo Cetili, ora
Salviati, in via Giulia.
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vano gli stessi giuochi celebrati da Settimio Se-
vero, l’anno 204 dell’èra volgare (') ; ma è no-
stro intendimento di non occuparci se non dei
primi.
E cominceremo col dire che uno di cotesti
frammenti c’insegna, in modo assai preciso, la
destinazione del monumento cui tali marmi spet-
tavano. È un senatoconsulto reso sulla proposta
del console C. Silano, che ordina di perpetuare
la memoria della grande solennità, incidendone
il commentario sopra due colonne, l’una di
bronzo, l’altra di marmo, da collocarsi ambedue
nel luogo in cui i Ludi Secolari si sarebbero cele-
brati. Della prima nulla si è rinvenuto, della se-
conda facevan parte i frammenti onde qui si
tratta. Augusto infatti nel suo testamento ci dice,
come sotto il consolato di C. Furnio e C. Silano,
cioè l’anno 737 (17 avanti Cristo) il collegio dei
quindecemviri gli decretasse la presidenza, in-
sieme con Agrippa, dei Giuochi Secolari (2).
Il resto dell’insigne iscrizione, di cui si ave-
van già fin dal secolo decimosesto alcuni pochi
avanzi conservati al Museo Vaticano (3) e che
(*) C. I. L. VI, 32326-32336 ; Mommsen, Epliem. epigr.
Vili. pp. 278-292.
(2) Mommsen, Res gestae divi Augusti, p. 91.
(I) C. I. L. VI, 877 a = 32324 ; 877 b = 32323, v. 51-66.
Scoperti nel decimosesto secolo presso il palazzo Cetili, ora
Salviati, in via Giulia.