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De gli Antichi • 42 E
tre » che non pareva Capere star ferma mai, tutta leggiera s
e snella, cui soffiando di dietro il vento Tempre faceua da*
uanti tremolare la gonfiata vette . Era il suo nome Sor-
te,secondo alcunij & alcuni la chiamavano Fortuna, alcu-
ni altri Nemesi, & portava nell’ampio, e largo grembo tat-
ti gli ornamenti del mondo , li quali ella porgeva ad alcu-
ni con velocissima mano , ad alcuni poi, quali fanciulle*
scamente scherzasse , suelleua 1 capelli, & ad alcuni altri
stranamente percuoteva il capo con vna verga « Et a quel-
li stelsi ,alli quali ella si era molirata prima tanto p acevole,
& amica, dava sàia tetta dopò con la mano, quali che di loro
sibeffasse. Et è creduta cosi fareapunto la Fortuna di noi
quando ella si ritoglie i svoi beni,lasciandocilconiolàtì; il che
non auerrebbe,sedi quello cheèdicottei noi non faCelTimo
maggiore conto assai,che del nostro:cotìciosia chele ricche»
tettano della Fortuna,& le virtù nottre,e noi mettiamo sem*
pre queste dietro a quelle»come dice Horacio,quando sdegna
tamente così grida. #
O Cittadini > Cittadini /ciocchi »
Ricercate par prima le rtccbe\zjLJ
£ le virtù lasciate dietro a quelle^ .
Mostraronopoi gli antichi la buona, & lieta Fortuna, che
è quando ellaà noi porge d?suoibenij& là metta,& sconsola*
la,come ttamó nói,quando di quelli tettiamo prillati, amen* na^eria
dueinsiemeinquesto modo, benché la iscrittione dica alla
buona Fortuna solamente,Come spesso si vede ne gli antichi
marmi de’Greci* Sta a sedere vna donna honestaménte velli-
tainhabito di matrona metta in vista,& sconsolata, alla qua
le è davanti vna giouine betta, &vaga nelloaspetto,cheledà
la destramanój& di dietro è vnà fanciulla,che tta con vna ma
no appoggiata alla sede della matrona,la quale mottra la pa£
sata Fortuna,e perciò ttà metta: la giovane, che le dà la
no,& si mostra lieta,eia Fortunapresente}*& la fanciulla, che
di dietro stà appoggiata alla sede, è quella,che viene,onero ha
da venire. Ma prima ch’io vada più oltre parlando della For-
D d 3 cuna,
De gli Antichi • 42 E
tre » che non pareva Capere star ferma mai, tutta leggiera s
e snella, cui soffiando di dietro il vento Tempre faceua da*
uanti tremolare la gonfiata vette . Era il suo nome Sor-
te,secondo alcunij & alcuni la chiamavano Fortuna, alcu-
ni altri Nemesi, & portava nell’ampio, e largo grembo tat-
ti gli ornamenti del mondo , li quali ella porgeva ad alcu-
ni con velocissima mano , ad alcuni poi, quali fanciulle*
scamente scherzasse , suelleua 1 capelli, & ad alcuni altri
stranamente percuoteva il capo con vna verga « Et a quel-
li stelsi ,alli quali ella si era molirata prima tanto p acevole,
& amica, dava sàia tetta dopò con la mano, quali che di loro
sibeffasse. Et è creduta cosi fareapunto la Fortuna di noi
quando ella si ritoglie i svoi beni,lasciandocilconiolàtì; il che
non auerrebbe,sedi quello cheèdicottei noi non faCelTimo
maggiore conto assai,che del nostro:cotìciosia chele ricche»
tettano della Fortuna,& le virtù nottre,e noi mettiamo sem*
pre queste dietro a quelle»come dice Horacio,quando sdegna
tamente così grida. #
O Cittadini > Cittadini /ciocchi »
Ricercate par prima le rtccbe\zjLJ
£ le virtù lasciate dietro a quelle^ .
Mostraronopoi gli antichi la buona, & lieta Fortuna, che
è quando ellaà noi porge d?suoibenij& là metta,& sconsola*
la,come ttamó nói,quando di quelli tettiamo prillati, amen* na^eria
dueinsiemeinquesto modo, benché la iscrittione dica alla
buona Fortuna solamente,Come spesso si vede ne gli antichi
marmi de’Greci* Sta a sedere vna donna honestaménte velli-
tainhabito di matrona metta in vista,& sconsolata, alla qua
le è davanti vna giouine betta, &vaga nelloaspetto,cheledà
la destramanój& di dietro è vnà fanciulla,che tta con vna ma
no appoggiata alla sede della matrona,la quale mottra la pa£
sata Fortuna,e perciò ttà metta: la giovane, che le dà la
no,& si mostra lieta,eia Fortunapresente}*& la fanciulla, che
di dietro stà appoggiata alla sede, è quella,che viene,onero ha
da venire. Ma prima ch’io vada più oltre parlando della For-
D d 3 cuna,