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Cartari, Vincenzo; Malfatti, Cesare [Hrsg.]; Deuchino, Evangelista [Bearb.]; Pulciani, Giovanni Battista [Bearb.]
Le Imagini De gli Dei de gli Antichi, Del Signor Vincenzo Cartari Regiano: Nelle quali sono descritte la Religione de gli Antichi, li Idoli, riti, & Ceremonie loro, Con l'agiunta di molte principali Imagini, che nell'altre mancauano, Et con l'espositione in epilogo di ciasceduna, & suo significato — In Venetia: Appresso Euangelista Deuchino, & Gio. Battista Pulciani, 1609

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https://doi.org/10.11588/diglit.71026#0241
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* _ De gli Antichi* ■ 2.0%
Me insicine con il sratello Tettano,dicendo.cbe egli èdi colore sosco, & hà ,
in capo vna corona di negro hebeno tinta della fcure^a dellaombrofa pj^ne
notte -o Lo scettro, che tiene in mano, medesitmamente lo moftra Ise>& è
piccolo , perche mostra il Tegno di quefto basso mondo, che così l’espone
Torsir io > corner iserisee Eusebio , & intende fotta nome di Tintone il Corona di
Sole, detto T{e de ls inserno , perche poco si mostra à noi nel tempo del-^utQne‘
l1inverno : ma stafìene per lo piu con quelle genti , le quali sono nel-
la parte di fatto del mondo , fe pur è vero , che noi sumo in quella di
sopra -, perche essi l’hanno intefa altrimente > come riserisee Servio, che Scettro di
Tiberianoscrisse essèregià venuta vna lettera da gli Antipodi portata Plutone.
dal vento,laquale incominciava così. 'iqpi che si amo di fopra sjaiutia-
mo Voi, che ci sete di satto. Et ^ristotele parimente mostra con ragia- Pitone p
ne,che siamo noi quelli di sotta . Ma questo niente serue al propofìto no- So^e‘
Jlro ; batta, che Tintone,intendendo il Sole per lui, è credalo [larefotter-
ra tutto il tempo,eh e non apparesopra il noftro oriente, & tieneseco la
rapita Troserpina,che mottra la virtù delseme, perche quefto allhora [là Proserpi-
serrato nel ventre della terra. Egli ha vn elmo,come disse Ramerò,Tlu- na *
tone,&Hogino, perche lafommità del Sole a noi è occulta. E fecondo le
sauole l’elmo di Tintone, ò di Orco, che Tintone su dettoanchora Orco,
rendeva inuisibile chiunque lo portava in modo,cbe vedendo lui gli altri,
ei non era punto veduto. Et dicono,che Ttrfeo l’hauea, quando tagliò il
capo d Cd £edufa,& che con questo si naseose dalle sar elle di lei cheg li fu-
rono subito dietro, & lo hauerebbono trattato malesse non era lo elmo di

Or colatogli da CMinerua, la quale appreffo di Ramerò se ne serui pari-
mente per non essere villa da cJMarte a combattere contraTroiani. il . .
cane Cerbero con tre capi,che gli [là a’piedi'come serine etiandio Fulgen- Fu »eu0 *
tio, ilqual chiama Tintone preside, cuftode della terra, & lo sa cir-
condato di ofeure tenebre con vnofeettro in mane ,fignisica la invidia ne i
mortali,naseere di tre maniere, cioè > ò per natura, ò per cafo, ò per acci-
dente,ouero ancbo,come vogliono altri, che tre coff sanno dibifogno alfe-
me , se debbe produrre il srutto-,, prima, chefia fparso in terra, poi che qui-
tti sia coperto, & vltimamente che germogli. Tinduro singe, che Tin-
tone habbia in mano vna verga, & dice > che egli con questa conduce le
anime in inserno. Et alcuni gliposero vna chiaue, come che egli così
tenga serrato il regno dello inferno ? che le anime colà giù disicese vna vol-
ta nonpossano vfcime più mai. Onde legge si appresso di Tanfania, Paulania.
che nel tempio di Giunone in certa parte della Grecia su potta vna tavo-
la , nella quale erano intagliate molte cofe, & er anitra le altre Tintone,
& Troferpina co due TSlinfe^delle quali teneva l’una co mano vna palla,
L’altra
 
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