Bègli Antichi.
Striti del Sole, intendendo pus anco il medesimo dì Bacco,
sua imagìne satta alle volte di sanciullo, & alle volte dig
di huomo con barba,che sa giunto già alla età perfetta, & bora di vec-
ch'io, perche tutte quesie diuerse età si veggono nel Sole. Conciosa > che
al tempo del Sollìitiodel tinuerno, quando già cominciano i giorni a ere-
fare si possa dire, ch’egli fa piccolo sanciullo, & all equinottio della Tri-
mauera ha già pigliato assaldi sor%a,& è sattogioitine, & giunto ch’e¬
gli è al fa (U t io della ssate, all bora che non piu panno ere sere i giorni, è
huomo dieta intera ,& ha la barba ima perche da indi in poi comincia
la sua luce a venirci mancando,quasi con quella manchino lefuesor^ean
cora,ò satto pofeia come vecchio. & effondo alle satue di Baccho aggiun- Corna &
to le corna ancora, hanno voluto alcuni intendere per quesse i raggi del Baccho •
Sole, cdMa Diodoro serine, che ciò era,perche Baccho su il primo, che
mosirasie ammortali) come haueuano da giugnere i Buoi infìeme t metter-
gli allo aratroce con quelli coltiuare i campi. Onde UMartiano gli met-
te nella delira mano vnasalce,che mosiraua la coltiuatione dei campii
come hò già detto nella imagine di Saturno, perche bifogna con questa
purgatele viti,volendo cheproduchino vua largamente, & nella sniflret
vn vaso da bere, e lo desidriue poi tutto giocondo,epiaceuole nello appet-
to . fatendeno alcuni per le corna l’audacia , come che’l bere assai saccia
gli huomini arditi, audaci, & infoienti ancora molte volte,che così dice
Filoftrato > Fello , e Totfir ione . Uàfa t^stheneo meglio di tutti Marnano.
mostra con l’auttorità di molti degli antichi gli essetti diuerfì, che sa il Atheneo.
vino innoi, quando è bcuuto temperatamente, e quando ne beuiamo
suori di misura ; & da Terfo si raccoglie, da Catullo, & da altri Toe- Persio.
ti,che ne i sacrisicij di quello Dio vfauano i corni. Et Musonio a quesio
propcsto cos si riue. Tfam solamente surono date le corna à "Baccho, ma Catullo.
su egli anchora da alcuni Tosti chiamato Toro, perche sin fero le sauole, ^usonjo.
che Gioue mutato in serpentegiacessè con Troserpina suasigliuola , la- Baccho in
quale per ciò satta gracida partorì poi Bacco in sorma di T oro, òndeap- forma di
pressodei Cfaicenila imagine sua su consacciadi Toro,sorfè perche glfa0*0’
antichi beeuano con le corna de i buoi, ouero con vas satti di corno, con-
ciosa che Tbeopornpo ferine , che in Epiro erano buoi con le corna tan-
tograndi , che se ne saceuano i vas 'intieri da Bere, a i quali accom- Vasi di cor
modauano di /opra all’intorno della bocca chi vn cerchio d’oro , & chi no per be-
d’argento : e seguita prouando poi per lo teflimonio di molti, che vsaronore’
gli antichi le corna de i buoi in vece di vas per bere , onde gli ^Ateniesi
ancora beeuano con certi vas di argento satti in soggia di corni. Hanno Theopom
altre dì ciò uolut-n alcunfaheper le corna intediamo certi pochi capelli,cbe pOj p
da
W
dice che su la ,
• • < Bacco del
lioume > bora c.i„
Striti del Sole, intendendo pus anco il medesimo dì Bacco,
sua imagìne satta alle volte di sanciullo, & alle volte dig
di huomo con barba,che sa giunto già alla età perfetta, & bora di vec-
ch'io, perche tutte quesie diuerse età si veggono nel Sole. Conciosa > che
al tempo del Sollìitiodel tinuerno, quando già cominciano i giorni a ere-
fare si possa dire, ch’egli fa piccolo sanciullo, & all equinottio della Tri-
mauera ha già pigliato assaldi sor%a,& è sattogioitine, & giunto ch’e¬
gli è al fa (U t io della ssate, all bora che non piu panno ere sere i giorni, è
huomo dieta intera ,& ha la barba ima perche da indi in poi comincia
la sua luce a venirci mancando,quasi con quella manchino lefuesor^ean
cora,ò satto pofeia come vecchio. & effondo alle satue di Baccho aggiun- Corna &
to le corna ancora, hanno voluto alcuni intendere per quesse i raggi del Baccho •
Sole, cdMa Diodoro serine, che ciò era,perche Baccho su il primo, che
mosirasie ammortali) come haueuano da giugnere i Buoi infìeme t metter-
gli allo aratroce con quelli coltiuare i campi. Onde UMartiano gli met-
te nella delira mano vnasalce,che mosiraua la coltiuatione dei campii
come hò già detto nella imagine di Saturno, perche bifogna con questa
purgatele viti,volendo cheproduchino vua largamente, & nella sniflret
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to . fatendeno alcuni per le corna l’audacia , come che’l bere assai saccia
gli huomini arditi, audaci, & infoienti ancora molte volte,che così dice
Filoftrato > Fello , e Totfir ione . Uàfa t^stheneo meglio di tutti Marnano.
mostra con l’auttorità di molti degli antichi gli essetti diuerfì, che sa il Atheneo.
vino innoi, quando è bcuuto temperatamente, e quando ne beuiamo
suori di misura ; & da Terfo si raccoglie, da Catullo, & da altri Toe- Persio.
ti,che ne i sacrisicij di quello Dio vfauano i corni. Et Musonio a quesio
propcsto cos si riue. Tfam solamente surono date le corna à "Baccho, ma Catullo.
su egli anchora da alcuni Tosti chiamato Toro, perche sin fero le sauole, ^usonjo.
che Gioue mutato in serpentegiacessè con Troserpina suasigliuola , la- Baccho in
quale per ciò satta gracida partorì poi Bacco in sorma di T oro, òndeap- forma di
pressodei Cfaicenila imagine sua su consacciadi Toro,sorfè perche glfa0*0’
antichi beeuano con le corna de i buoi, ouero con vas satti di corno, con-
ciosa che Tbeopornpo ferine , che in Epiro erano buoi con le corna tan-
tograndi , che se ne saceuano i vas 'intieri da Bere, a i quali accom- Vasi di cor
modauano di /opra all’intorno della bocca chi vn cerchio d’oro , & chi no per be-
d’argento : e seguita prouando poi per lo teflimonio di molti, che vsaronore’
gli antichi le corna de i buoi in vece di vas per bere , onde gli ^Ateniesi
ancora beeuano con certi vas di argento satti in soggia di corni. Hanno Theopom
altre dì ciò uolut-n alcunfaheper le corna intediamo certi pochi capelli,cbe pOj p
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• • < Bacco del
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