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Cartari, Vincenzo; Malfatti, Cesare [Hrsg.]; Deuchino, Evangelista [Bearb.]; Pulciani, Giovanni Battista [Bearb.]
Le Imagini De gli Dei de gli Antichi, Del Signor Vincenzo Cartari Regiano: Nelle quali sono descritte la Religione de gli Antichi, li Idoli, riti, & Ceremonie loro, Con l'agiunta di molte principali Imagini, che nell'altre mancauano, Et con l'espositione in epilogo di ciasceduna, & suo significato — In Venetia: Appresso Euangelista Deuchino, & Gio. Battista Pulciani, 1609

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https://doi.org/10.11588/diglit.71026#0361
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,, Degli Antichi. 52$
già, Cerere, Troferpìna , le quali erano credute fare, che lo sparfo se-
me germogliale. Et leggesi apprefiso di Taufania parimente, che gli ^a~c^°
K^tbeniesi balenano nel.tempio di Cerere sàgli altri fimulacri queldi^^ E‘
Baccho anchora , il quale porgeva con mano un'ardente sace. Ondz^> Porfirio.
Torsirio diceva,secondo che rìfcrisce Eufebio, che àBaccbo erano satte le
corna, & lo v e si iu ano da semina, per mostrar , cbe nelle piante si-
no ambe le 'virtù dì mafchio, & disemìna : e ben che si legga della Pal-
ma , chehà l'vno , e l’altra , & che malamente produce, se non sono am-
be accosto insicine ; nondimeno si vede , che generalmente ogni pianta
produce le foglie, e i srutti da sè, seniche altra le con giunga, il che
non è de gli animali, perche quefti ndn panno generare, si non si con-
giungono ìnsieme il mafchio, & tas emina. 'Da che venne sorfè, che
le savole singessero Triapo essiere nato di Bacche , per mostrar e la inte-
ra virtù seminale , che piglia [ua sorga dal Sole, così ne gli animali ,
come nelle piante, e nelle altre cole prodotte dalia terra. La quale cofa
su anco inteja nella imagine di Opri, che io disegnaipoco di fiopra , mo-
flrando il panno rassi), che bavetta intorno y quel celesie calore , qual dà
sorga alseme sin nelle visiere della terra . Et Suida ferine , che Tria- Snida.
po è il mede simo che Bacco , il quale in Egitto era chiamato Horo,lapft^Q-
cui imagine era in sorma di (filettane, che tiene vno feettro con la destra,
come cb’eisila Signore di ciò, checinafce in questo mondo, & con la si-
nifira il membro naturale dritto, e difteso, perche la occulta virtù se-
minale viene da lui : ha le ali, permosirare quanto ei fia veloce, egli
ftà à canto il disico, che era certa cofa larga, scbiacciata, e rotonda satta

di pietra, ò di metallo, con la quale si esstrcitauano gli antichi gittun-
dola in alto, e moftraua quivi la rotondità dell’vniuerfo ; perche il Sole,
che di lui s*intende,per gli tre, ch’io diffi, circonda il mondo. Et per mo-
sirare quanto sossero Baccho, & Triapo consormi insieme, ò sorsè ancho
vna medesima cosa, vfaronogli antichi nelle sefle Baccbanali di por- Qer-imo ■<
tare al collo la sigura del membro virile satta del legno delsico, & cbia- nja gac
mata da loro Thallo,la quale fecero anco dapoi di cuoio rosso, come ris ?- chanali.
risee Snida, O' attaccatala dinanzi tra le coseie andavano con quesia
salcando in honore di Baccho} & erano dimandati allhora Thalioseri. 0 e’
Si coprivano ancho la saccia con fottilissime seor^e di arbore, ò con qual-
che pelle, &si cingevano il capo di Hedera, ò di viole. Elerodoto sieri- Herodoto
ve, che in vece di quefio su trovato dagli Egitifi di sare alcune picco-
le satue funghe un cubito fidamente, col membro naturale distefo, e
grande quasi più di tutto il corpo, le quali portavano le donne in volta à
certi tempi per gli Pilìaggisù certi piccoli carati satti a pofta per quesio
con
 
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