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De gli Antichi
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<|uàttroeatto coronelle gli tu anco perciò drizzata vna bella statoa»
alla quale, posciache egli fu morto, mo,che era stato Tempre inuidio* ]
Ìò de* suoi honori, andana la notte, & con vna sferza la batteua ben
bene; & tantosenecontentaua, come sé hauelse osfeso Theagene^ >
òNicone ancora viuo. Auenne, chela statoa cadde all' improuiso
addosso a" colui,che la batteua,& ¥ s cdse,onde i figliuoli la chiama^
rono in giudicio,& tanto dissero contra di lei, che la fecero condan»
nare,come colpeuole della mone dti padre loro, & fu perciò gittata
in mare. Per la qnal cosa indi à poco venne vna sterilità grande, che
guastò tutto il paesè ; à che fu rimediato per con siglio dell'oracolo.
rimettendo al luogo suo la fìatoa gittata in mare-. & poi ritrouata da
alcuni peseatori ; & le fumo anco poseia dati i diuini hooori,& come Varie tra-
Nume salutare fu adorata » Danno le molte fauole ancora ; che si ^mationi
leggono di Gioue, argomento di farlo in molti modi 5 percioche rac- Gloue «
contano, che ei si cangiaua souente in diuersè forme per godere de*
suoi amori ; come quando si mutò in toro bianco per portarlène via
Europa, in Aquila per rapir Ganimede, & per hauere anco Asceria 1
In pioggia d'oro per passàred Danae 1 in Cigno per (tari! con Leda 1
in fuoco per ingannare Egina^in Anfitrione per giacerli coru
Alcmena ; in Diana per goderé'dijCalisto, & in altre figu-
re afsai, tanto bestiali3quanto fiumane 1 delle quali
io non dirò altro, perche non trou© > che gli
antichi riabbine tolto effempio da que-
lle mai per fare alcuna imaginc*
■ diGiouOa