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Cellini, Benvenuto; Carpani, Giovanni Palamede [Bearb.]
Opere di Benvenuto Cellini (Volume 1): Vita di Benvenuto Cellini: orefice e scultore fiorentinoda lui medesimo scritta, nella quale si leggono molte importanti notizie appartenenti alle arti ed alla storia del secolo XVI — Milano: Dalla Società Tipografica de' Classici Italiani, contrada di s. Margherita, 1806

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https://doi.org/10.11588/diglit.71580#0275
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CELLINT. 241-
setto alle mie cose ; le quali feci prestissi-
mo : ed entrato nella detta casa accanto
all' osteria , ivi trovai la mia Angelica , la
quale mi fece le più smisurate carezze che
immaginar si possa al mondo . Cosi mi
stetti seco da quell'ora delle ventidue in-
fino alla mattina seguente , con tanto pia-
cere , che pari non ebbi mai . E mentre
che in questo piacere io gioiva , mi sov-
venne che in quel giorno appunto spirava
il mese, che mi fu promesso nel circolo
di Negromanzia dalli Demonj . Sicché con-
sideri ognuno , che s' impaccia con loro , i
pericoli inestimabili , ch'io ho passati (1).
Io mi trovavo nella mia borsa a caso
un diamante, il quale mi venne mostrato
infra gli orefici : e sebbene io ero giovane,
ancora in Napoli io ero talmente conosciu-
to per uomo da qualche cosa, che mi fu
fatto di moltissime carezze ; e infra gli al-
tri da un certo galantissimo uomo giojel-
liere , il quale aveva nome Messer Dome-
nico Fontana . Quest'uomo dabbene lasciò
la bottega per tre giorni eh' io stetti in
Napoli; nè mai si spiccò da me, mostran-
domi molte bellissime anticaglie, che erano
in Napoli e fuori di Napoli; e di più mi
menò a far riverenza al Viceré di Napoli (2),

(1) Vedi la nota 2. a pag. 23i.
(2) Pietro- Alvarez di Toledo, Marchese di Villa-
franca e zio del cel. Duca d'Alba, fu fatto Viceré di
Napoli nel 1532., e governò per 20. anni quel regno
Benv. Celimi 16
 
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