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Cellini, Benvenuto; Carpani, Giovanni Palamede [Oth.]
Opere di Benvenuto Cellini (Volume 1): Vita di Benvenuto Cellini: orefice e scultore fiorentinoda lui medesimo scritta, nella quale si leggono molte importanti notizie appartenenti alle arti ed alla storia del secolo XVI — Milano: Dalla Società Tipografica de' Classici Italiani, contrada di s. Margherita, 1806

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https://doi.org/10.11588/diglit.71580#0279
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CELLINt. / 245
sterra, messo il mio cavallo al suo Itugo $
salito in sur un paleaccio, trovai molti gen-
tiluomini napoletani , che stavano per en-
trare a tavola ; e c< n loro era una donna
giovane, la più Ideila ch'io vedessi mai ,
Giunto ch'io fui, appresso a me montava
un bravissimo giovane mio servitore con un
gran pariigianone (1) in mano : in modo
che noi, l'arme e il sangue messe tanto
terrore a quei poveri gentiluomini , massi-
mamente per esser quel luogo un nidio
d'assassini, che rizzatisi da tavola , prega-
rono Dio con grande spavento , che gli aiu-
tassi . A' quali io dissi ridendo , che Iddio
gli aveva ajutati , e che io ero uomo per
dif nderli da chi li volessi offendere; e
chiedendo a loro qualche poco d'ajuto per
fasciare la mia mana , quella bellissima gen-
tildonna prese un suo fazzoletto riccamente
lavorato d'oro , volendomi con esso fasciare:
io non volsi : subito ella lo stracciò pel
mezzo , e con grandissima gentilezza di sua
mano mi fasciò. Così assicuratisi alquanto ,
desinammo assai lietamente. Dipoi il desi-
nare montammo a cavallo, e di compagnia
ce n'andammo. Non era ancora assicurata
la paura ; che quei gentiluomini astutamen-
te mi facevano trattenere da quella gentil-
donna , restando alquanto indietro: ed io
al pari con essa ne andavo in sur un mio

(1) Partigiano, è una sorta d'arme in asta.
 
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