CELLINI . 36l
pregò che rimediasse a tanto inconvenien-
te, dicendogli : questo è un giovane bra-
vissimo, e sebbene voi lo taglierete a pezzi,
e' ne ammazzerà tanti di voi altri, e forse
potria scapparvi delle mani. La cosa si
quietò, e quel vecchio capo di loro mi
disse : va in pace , che tu non faresti un'
insalata sebbene tu avessi ben cento uo-
mini teco : io che conoscevo , ch'egli di-
ceva la verità e mi ero già risoluto e fat-
tomi morto , non mi sentendo dire altre
parole ingiuriose, scuotendo il capo dissi .•
io avrei fatto tutto il mio potere , mostran-
do d'essere animai vivo e uomo; e preso
il viaggio, la sera al primo alloggiamento
facemmo conte della borsa , e mi divisi da
quel Francioso bestiale, restando molto a-
mico di quell' altro , ch'era gentiluomo; e
co' mia tre cavalli soli ce ne venimmo a
Ferrara .
Scavalcato ch'io fui, me ne andai in.
Corte del Duca per far riverenza a Sua
Eccellenza , per potermi partire la mattina
per alla volta di Santa Maria al Loreto .
Avevo aspettato infino a due ore di notte,
e allora comparse il Duca: io gli baciai le
mani, ed egli mi fece grand' accoglienze e
commise, che mi fussi dato l'acqua alle ma-
ni . Per la qual cosa io piacevolmente dis-
si : Eccellentissimo Signore, egli è più di
quattro mesi, eh' io non ho mangiato tan-
to, che sia da credere che con tanto po-
co si viva , però conosciuto ch' io non
pregò che rimediasse a tanto inconvenien-
te, dicendogli : questo è un giovane bra-
vissimo, e sebbene voi lo taglierete a pezzi,
e' ne ammazzerà tanti di voi altri, e forse
potria scapparvi delle mani. La cosa si
quietò, e quel vecchio capo di loro mi
disse : va in pace , che tu non faresti un'
insalata sebbene tu avessi ben cento uo-
mini teco : io che conoscevo , ch'egli di-
ceva la verità e mi ero già risoluto e fat-
tomi morto , non mi sentendo dire altre
parole ingiuriose, scuotendo il capo dissi .•
io avrei fatto tutto il mio potere , mostran-
do d'essere animai vivo e uomo; e preso
il viaggio, la sera al primo alloggiamento
facemmo conte della borsa , e mi divisi da
quel Francioso bestiale, restando molto a-
mico di quell' altro , ch'era gentiluomo; e
co' mia tre cavalli soli ce ne venimmo a
Ferrara .
Scavalcato ch'io fui, me ne andai in.
Corte del Duca per far riverenza a Sua
Eccellenza , per potermi partire la mattina
per alla volta di Santa Maria al Loreto .
Avevo aspettato infino a due ore di notte,
e allora comparse il Duca: io gli baciai le
mani, ed egli mi fece grand' accoglienze e
commise, che mi fussi dato l'acqua alle ma-
ni . Per la qual cosa io piacevolmente dis-
si : Eccellentissimo Signore, egli è più di
quattro mesi, eh' io non ho mangiato tan-
to, che sia da credere che con tanto po-
co si viva , però conosciuto ch' io non