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Cellini, Benvenuto
Opere di Benvenuto Cellini (Band 3): Due trattati di Benevenuto Cellini ... uno dell'oreficeria l'altro della scultura — Milano: Dalla Societá Tipografica de Classici Italiani contr. del Cappuccio, 1811

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https://doi.org/10.11588/diglit.71582#0117
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OREFICERIA. 51
porzione dell' opera, che vi si pon dentro; e
coni' egli sia nella sua stagione, si porrà il
lavoro sopra una piastra di ferro, la qual
piastra sarà tanto più grande del lavoro, che
v'é posto sopra, quanto ella si possa piglia-
re colle molle; e dopo che colle dette mol-
le sia presa, si accosterà alla bocca del for-
nello, tenendovela tanto appresso, ch'ella co-
minci a pigliare il caldo; indi a poco a po-
co , come si vede essere ben calda, mettasi
1' opera dentro al fornello nel mezzo; aven-
do grandissima avvertenza, come lo smalto
comincia a muovere di non lasciarlo scor-
rere affatto, ma cavar l'opera fuori del for-
nello e trattenerla a poco a poco, accioc-
ché ella non si freddi a un tratto. Come sia
poi ben freddo lo smalto , diasi la seconda
pelle al lavoro in quella guisa , che si fece
la prima, della quale s'é detto; e poi si ri-
metta nel fornello, ma diasegli alquanto più
fuoco, e di nuovo si tiri fuora nel modo
detto di sopra; e vedendo che il lavoro ab-
bia di bisogno d' esser caricato di più smal-
to in qualche estremità delle sue parti, a
ciò si dee supplire con discrezione, la quale,
come abbiamo detto, è difficile a essere in-
segnata. Avvertiscasi a far fuoco fresco al-
1' opere, cioè che il fornello si rinnuovi di
car boni; ed allora, che sieno accesi nella lo-
ro stagione, si dia al lavoro sicuramente un
buon fuoco, però tale quale comporta lo
smalto e l' oro. Dipoi tratto fuora del for^
nello con grandissima prestezza , facciagli
vento con un manticetto un garzone, finché
con quel vento si freddi; e questo si fa solo
 
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