afe CELLINI
la doratura netta benissimo, e grattapugiata,
come s'è detto ; indi si piglia dell' orina di
fanciullo o d' altra persona, par che sia
giovane, e cosi tiepida, con setoline di porco,
in una catinella netta si spanna colle dette
setole, le quali insieme coll'orina hanno
forza di levare alcune untuosità o sudiciumi,
che avesse preso la doratura. E ciò fatto, si
avrà un calderone di rame, ovvero una pen-
tola di terra, la quale si ha da empiere
d'acqua, là dove si debbe porre, allorché la
dett' acqua bolle, la predetta composizione:
abbiasi poi l'opera legata con uno spaghet-
to sufficiente a tenerla, e avendo prima con
una scopetta o frasconcino ben diguazzato
e mescolato il colore, vi si porrà drento
l'opera, tenendovela per ispazio, che si cam-
minerebbe quattro passi innanzi e indietro,
e poi cavandola si porrà in un vaso d'acqua
fresca e chiara, e secondoché si vuole, che
abbia più o manco colore, più o manco si
metta I' opera nel detto vaso bollente ; av-
vertendo però di non ve la lasciar troppo
soprastare, perché diventerebbe nera e si
guasterebbe il dorato: e questo è il più de-
bole dorato, che si faccia; né il detto colore
può servire più che una volta.
la doratura netta benissimo, e grattapugiata,
come s'è detto ; indi si piglia dell' orina di
fanciullo o d' altra persona, par che sia
giovane, e cosi tiepida, con setoline di porco,
in una catinella netta si spanna colle dette
setole, le quali insieme coll'orina hanno
forza di levare alcune untuosità o sudiciumi,
che avesse preso la doratura. E ciò fatto, si
avrà un calderone di rame, ovvero una pen-
tola di terra, la quale si ha da empiere
d'acqua, là dove si debbe porre, allorché la
dett' acqua bolle, la predetta composizione:
abbiasi poi l'opera legata con uno spaghet-
to sufficiente a tenerla, e avendo prima con
una scopetta o frasconcino ben diguazzato
e mescolato il colore, vi si porrà drento
l'opera, tenendovela per ispazio, che si cam-
minerebbe quattro passi innanzi e indietro,
e poi cavandola si porrà in un vaso d'acqua
fresca e chiara, e secondoché si vuole, che
abbia più o manco colore, più o manco si
metta I' opera nel detto vaso bollente ; av-
vertendo però di non ve la lasciar troppo
soprastare, perché diventerebbe nera e si
guasterebbe il dorato: e questo è il più de-
bole dorato, che si faccia; né il detto colore
può servire più che una volta.