SCULTURA. 177
che possa impedire il metallo. Ciò fatto, si
debbono levar tutte le stoppe, che chiug-
gono gli sfiatatoi, ecl ancora que' turac-
cioli di terra dalle bocche, dove ha da en-
trare il bronzo strutto. Debbonsi inoltre
mettere su per lo detto canale due candele
di sevo, sino in tre, le quali non arrivino a
una libbra di peso; indi andare alla bocca
della fornace, e rinfrescarla con una certa
quantità di stagno di più della lega ordi-
naria, la quale vuol essere circa una mezza
libbra per cento di più della lega, che vi
avrai messo. Con prestezza poi, mantenendo
il fuoco continuamente alla fornace con
nuove legne, arditamente col mandriano
( che così s'addimanda quel ferro, col qua-
le si percuote la spina ) si debbe percuo-
tere la detta spina, e temperatamente la-
sciare scorrere il bronzo, sempre tenendo
la punta del mandriano dentro nella spina,
fintantoché si vegga uscita una certa quan-
tità di metallo; la qual destrezza serve a
far passare quell'impeto, che fa il metallo,
che talora è cagione di far pigliar vento
all'entrata della forma. Vedendosi adunque
allentata questa prima furia , si potrà leva-
re il mandriano dalla spina della fornace,
lasciando versare il bronzo tutto, acciocché
la fornace resti netta; e per ciò fare è
necessario di aver un uomo a ciascuna del-
le bocche della fornace, che co' rastiatoi ,
che s' usano a tal effetto, scaccino tutto il
bronzo verso la spina: e quel metallo, che
avanza, dipoi che s'é pieno la forma, si ri-
Celimi Benv. J^ol, III. 12
che possa impedire il metallo. Ciò fatto, si
debbono levar tutte le stoppe, che chiug-
gono gli sfiatatoi, ecl ancora que' turac-
cioli di terra dalle bocche, dove ha da en-
trare il bronzo strutto. Debbonsi inoltre
mettere su per lo detto canale due candele
di sevo, sino in tre, le quali non arrivino a
una libbra di peso; indi andare alla bocca
della fornace, e rinfrescarla con una certa
quantità di stagno di più della lega ordi-
naria, la quale vuol essere circa una mezza
libbra per cento di più della lega, che vi
avrai messo. Con prestezza poi, mantenendo
il fuoco continuamente alla fornace con
nuove legne, arditamente col mandriano
( che così s'addimanda quel ferro, col qua-
le si percuote la spina ) si debbe percuo-
tere la detta spina, e temperatamente la-
sciare scorrere il bronzo, sempre tenendo
la punta del mandriano dentro nella spina,
fintantoché si vegga uscita una certa quan-
tità di metallo; la qual destrezza serve a
far passare quell'impeto, che fa il metallo,
che talora è cagione di far pigliar vento
all'entrata della forma. Vedendosi adunque
allentata questa prima furia , si potrà leva-
re il mandriano dalla spina della fornace,
lasciando versare il bronzo tutto, acciocché
la fornace resti netta; e per ciò fare è
necessario di aver un uomo a ciascuna del-
le bocche della fornace, che co' rastiatoi ,
che s' usano a tal effetto, scaccino tutto il
bronzo verso la spina: e quel metallo, che
avanza, dipoi che s'é pieno la forma, si ri-
Celimi Benv. J^ol, III. 12