252 CÈLLÌNI
che sebbene le non sono con quel virtuose
ordine, che voleva dar loro il detto Bal-
dassare , a ogni modo se ne cava grandissi-
mo frutto, massimamente da quegli uomini,
che han'no buon disegno e cognizione del-
1' arte. Il detto Bastiano promesse cinque
libri al mondo sopra gli Ordini dell'Archi-
tettura, e ancora sopra le regole della Pro-
spettiva : infra i cinque libri egli ne fece
uno in fra gli altri al servizio del Re Fran-
cesco nel mille cinquecento quarantadua ,
dove io ero al servizio del detto Re. E per-
ché io m' affaticavo volentieri , ancora io
avevo ritrovato alcune belle cose , fra le
quali era un libro scritto in penna, copiato
da uno del gran Lionardo da Vinci. Il det-
to libro avendolo un povero gentiluomo ,
egli me lo dette per quindici scudi d'oro.
Questo libro era di tanta virtù e di tanto
bel modo di fare , secondo il mirabile in-
gegno del detto Lionardo ( il quale io non
credo mai, che maggior uomo nascesse al
mondo di lui ) sopra le tre grandi arti
Scultura, Pittura e Architettura. E perché
egli era abbondante di tanto grandissimo
ingegno, avendo qualche cognizione di let-
tere latine e greche , il Re Francesco , essen-
do innamorato gagliardissimamente di quel-
le sue gran virtù, pigliava tanto piacere a
sentirlo ragionare , che poche giornate del-
l'anno si spiccava da lui; qual furno cau-
sa di non gli dar facoltà di poter mettere in
opera quei sua mirabili studj, fatti con tan-
ta disciplina. Io non voglio mancare di ri-
che sebbene le non sono con quel virtuose
ordine, che voleva dar loro il detto Bal-
dassare , a ogni modo se ne cava grandissi-
mo frutto, massimamente da quegli uomini,
che han'no buon disegno e cognizione del-
1' arte. Il detto Bastiano promesse cinque
libri al mondo sopra gli Ordini dell'Archi-
tettura, e ancora sopra le regole della Pro-
spettiva : infra i cinque libri egli ne fece
uno in fra gli altri al servizio del Re Fran-
cesco nel mille cinquecento quarantadua ,
dove io ero al servizio del detto Re. E per-
ché io m' affaticavo volentieri , ancora io
avevo ritrovato alcune belle cose , fra le
quali era un libro scritto in penna, copiato
da uno del gran Lionardo da Vinci. Il det-
to libro avendolo un povero gentiluomo ,
egli me lo dette per quindici scudi d'oro.
Questo libro era di tanta virtù e di tanto
bel modo di fare , secondo il mirabile in-
gegno del detto Lionardo ( il quale io non
credo mai, che maggior uomo nascesse al
mondo di lui ) sopra le tre grandi arti
Scultura, Pittura e Architettura. E perché
egli era abbondante di tanto grandissimo
ingegno, avendo qualche cognizione di let-
tere latine e greche , il Re Francesco , essen-
do innamorato gagliardissimamente di quel-
le sue gran virtù, pigliava tanto piacere a
sentirlo ragionare , che poche giornate del-
l'anno si spiccava da lui; qual furno cau-
sa di non gli dar facoltà di poter mettere in
opera quei sua mirabili studj, fatti con tan-
ta disciplina. Io non voglio mancare di ri-