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POESIE.
SONETTO
di m. Benvenuto Cellini
A M. Laura Battiterra
Moglie di Bartolommeo Ammannati,
tratto dal
Primo Libro dell' Opere Toscane
di M. Laura Battitèrra degli Ammarinati.
Firenze appresso i Giunti i56o.
Con quel soave canto e dolce legno
Ne corse ardito Orfeo per la consorte;
Cerber chetossi, e le tartaree porte
S' aperser, che Pluton ne lo fé degno,
Poi gli rendette il prezioso pegno ;
Ma d'accordo non fu seco la Morte.
Voi, gentil Laura, quanto miglior sorte
Aveste al scendere al superno Regno!
Lassù v'alzò il Petrarca , e dietro poi
Ne venne a rivedervi in Paradiso;
Sete scesi in un corpo ora ambidoi (i).
Felice Orfeo, s'avea tale avviso
Cangiar la spoglia, aria fatto qual voi,
Ch' amor, vita e virtù non v'è diviso.
(!) Suppone ingegnosamente,che M. Laura Battiferro
sia la celeberrima Laura del Petrarca rediviva e resa
una sola persona col Petrarca medesimo.
POESIE.
SONETTO
di m. Benvenuto Cellini
A M. Laura Battiterra
Moglie di Bartolommeo Ammannati,
tratto dal
Primo Libro dell' Opere Toscane
di M. Laura Battitèrra degli Ammarinati.
Firenze appresso i Giunti i56o.
Con quel soave canto e dolce legno
Ne corse ardito Orfeo per la consorte;
Cerber chetossi, e le tartaree porte
S' aperser, che Pluton ne lo fé degno,
Poi gli rendette il prezioso pegno ;
Ma d'accordo non fu seco la Morte.
Voi, gentil Laura, quanto miglior sorte
Aveste al scendere al superno Regno!
Lassù v'alzò il Petrarca , e dietro poi
Ne venne a rivedervi in Paradiso;
Sete scesi in un corpo ora ambidoi (i).
Felice Orfeo, s'avea tale avviso
Cangiar la spoglia, aria fatto qual voi,
Ch' amor, vita e virtù non v'è diviso.
(!) Suppone ingegnosamente,che M. Laura Battiferro
sia la celeberrima Laura del Petrarca rediviva e resa
una sola persona col Petrarca medesimo.