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CELLINI

256
LETTERA II.
ALLO STESSO.

Virtuosissimo e gentilissimo,
Magnifico M. Benedetto Varchi,
molto mio Onoranao
Molto meglio saprei dir le ragioni di
tanta valorosa arte a bocca, che a scriverle,
si per essere io male (2) dittatore, e peggio

(1) Agitandosi allora la questione intorno alla pre-
minenza fra la Scultura e la Pittura, il Varchi ne interro,
gò il Vasari, Agnolo Bronzino, il Puntormo , il Tasso le-
gnajuolo, Francesco da S. Gallo, il Tribolo , il Cellini ed
il Buonarroti, e pubblicò le lettere avutene in risposta,
in fine della sua Opera stampata in Fiorenza pel Tor-
rentino nel 1549. col titolo: Due Lezioni di M. Benedetto
Varchi, nella prima delle quali si dichiara un Sonetto di
M. Michelagnolo Buonarroti , nella seconda si disputa quale
sia più nobile arte, la Scultura o la Pittura, con una let-
tera di esso Michelagnolo e più altri eccellentissimi Pittori
e Scultori, sopra la questione sopraddetta. Noi abbiamo quin-
di tratta da questo libro la presente lettera , la quale ,
per essere ivi stampata alquanto scorrettamente fu, per
nostro avviso, con eccessiva libertà aggiustata nella
Raccolta di Lettere sulla Pittura ec. , essendovisi levati
non solo gli errori di stampa e d' ortografia , ma ben
anche gli idiotismi più comuni al Cellini: la premi-
nenza poi della Scultura sulla Pittura fu dal nostro
autore sostenuta anche in altre occasioni, come può
vedersi nel Capitolo VI. del Trattato sulla Scultura, a
pag. 210,, e nei due Discorsi, che stanno dopo le pre^
senti Lettere.
(2) Male per maio, vedi vol. 2. p. 3q2.
 
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