4 CELLINI
Levante, ma somigliano piuttosto il color
del balascio. Avvengaché egli non sia co-
perto di cosi bel colore , è però un color
tanto acceso e vivace, che di giorno si vede
continovamente brillare, e di notte rende
quella luce, che fanno le lucciole, o alcuni
piccioli vermi, che risplendono nelle tene-
bre. Ben è vero, che non tutti quelli, che
nascono nelle parti esposte a mezzogior-
no, universalmente hanno cosi maraviglioso
splendore; ma sibbene rendono agli occhi
altrui una vaghezza mirabile e tale, che i
periti gioiellieri dagli altri rubini gli cono-
scono; le quali pietre, che di notte risplen-
dono, sono chiamate comunemente carbon-
chi. Qui è da avvertire, che avendo io det-
to, le vere gioie e degne di tal nome ascen-
dere al numero di quattro, ed essendoci
alcuni gioiellieri di poca pratica ed espe-
rienza, che connumerano fralle gioie il gri-
sopazio , il ghiacinto, la spinella , l'acqua-
marina, la vermiglia, il grisolito, la fprasma,
1' amatista, ed alcuni talora vi pongono an-
che il granato , ed altri la perla, non con-
siderando ella essere un osso di pesce ; ac-
ciocché questi tali non s' ammirassero, per-
ché io non ragionassi del balascio né del
topazio , fuggendo la loro ignorante confu-
sione , distintamente diciamo, il balascio
essere rubino di poco colore, e nel Ponente
si domanda rubin balascio; ma egli è della
medesima durezza , e però è gioia come il
rubino, senza farvi alcuna differenza, fuori
che del prezzo. Il topazio ancora é gioia, e
perché egli é della medesima durezza del
Levante, ma somigliano piuttosto il color
del balascio. Avvengaché egli non sia co-
perto di cosi bel colore , è però un color
tanto acceso e vivace, che di giorno si vede
continovamente brillare, e di notte rende
quella luce, che fanno le lucciole, o alcuni
piccioli vermi, che risplendono nelle tene-
bre. Ben è vero, che non tutti quelli, che
nascono nelle parti esposte a mezzogior-
no, universalmente hanno cosi maraviglioso
splendore; ma sibbene rendono agli occhi
altrui una vaghezza mirabile e tale, che i
periti gioiellieri dagli altri rubini gli cono-
scono; le quali pietre, che di notte risplen-
dono, sono chiamate comunemente carbon-
chi. Qui è da avvertire, che avendo io det-
to, le vere gioie e degne di tal nome ascen-
dere al numero di quattro, ed essendoci
alcuni gioiellieri di poca pratica ed espe-
rienza, che connumerano fralle gioie il gri-
sopazio , il ghiacinto, la spinella , l'acqua-
marina, la vermiglia, il grisolito, la fprasma,
1' amatista, ed alcuni talora vi pongono an-
che il granato , ed altri la perla, non con-
siderando ella essere un osso di pesce ; ac-
ciocché questi tali non s' ammirassero, per-
ché io non ragionassi del balascio né del
topazio , fuggendo la loro ignorante confu-
sione , distintamente diciamo, il balascio
essere rubino di poco colore, e nel Ponente
si domanda rubin balascio; ma egli è della
medesima durezza , e però è gioia come il
rubino, senza farvi alcuna differenza, fuori
che del prezzo. Il topazio ancora é gioia, e
perché egli é della medesima durezza del