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https://doi.org/10.11588/diglit.71583#0082
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DELL' OREFICERIA.
quella professione, sì come Io incitava la propria e vera
buona inclinazione, questo uomo in quell' arte mostrò
tanto bene i segreti dei cieli e delle stelle, che e' pareva
che egli fussi stato lungamente vivo nei cieli: e le sue
gran virtù le mostrò infra 1' altre in uno orivuolo che lui
cominciò al magnifico Lorenzo de' Medici. In questo ori-
vuolo erano li sette pianeti, fatti in forma dell' arme
de' Medici, li quali sette pianeti camminavano, e volge-
vansi appunto sì come fanno quei in ne' cieli. Ancora il
detto orivuolo è in piede, ma e' non è più di quella ec-
cellenzia per essere stato stracurato.1
Andrea del Verrocchio, scultore, stette all'orefice insino
che gli era uomo fatto. Questo fu maestro del gran Lio-
nardo da Vinci, che fu pittore e scultore et architettore, e
filosofo e musico. Questo uomo fu uno angelo in carne, che
al suo luogo ne ragioneremo quanto ci tornerà in memoria.
Desiderio, ancora questo stette all'orefice, insino che
gli era uomo; di poi si messe allo scultore,, e fu un gran
maestro in essa arte.
Se bene io non fo menzione di tutti quei nostri Fio-
rentini che stettono a questa bella arte, basta che io ho
ragionato di una buona parte di quegli che si acquistorno
gloriosa fama. Ora io ragionerò di alcuni de' forestieri, i
quali mi vengono in preposito, e comincerò a ragionare
dell' arte del niello.
Martino^ fu orefice e fu oltramontano, di quelle città
todesche. Questo fu un gran valent' uomo, sì di disegno
e d' intaglio di quella lor maniera. E perchè già e' si era
sparso la fama per il mondo di quel nostro Maso Fini-
guerra, che tanto mirabilmente intagliava di niello (e si
4 Questo mirabile orinolo non esiste più.
2 Desiderio da Settignano.
3 Mattino Schon, detto anche Schóngauer, pittore, e celebre intagliatore
di stampe in rame. Morì nel 4488.
DELL' OREFICERIA.
quella professione, sì come Io incitava la propria e vera
buona inclinazione, questo uomo in quell' arte mostrò
tanto bene i segreti dei cieli e delle stelle, che e' pareva
che egli fussi stato lungamente vivo nei cieli: e le sue
gran virtù le mostrò infra 1' altre in uno orivuolo che lui
cominciò al magnifico Lorenzo de' Medici. In questo ori-
vuolo erano li sette pianeti, fatti in forma dell' arme
de' Medici, li quali sette pianeti camminavano, e volge-
vansi appunto sì come fanno quei in ne' cieli. Ancora il
detto orivuolo è in piede, ma e' non è più di quella ec-
cellenzia per essere stato stracurato.1
Andrea del Verrocchio, scultore, stette all'orefice insino
che gli era uomo fatto. Questo fu maestro del gran Lio-
nardo da Vinci, che fu pittore e scultore et architettore, e
filosofo e musico. Questo uomo fu uno angelo in carne, che
al suo luogo ne ragioneremo quanto ci tornerà in memoria.
Desiderio, ancora questo stette all'orefice, insino che
gli era uomo; di poi si messe allo scultore,, e fu un gran
maestro in essa arte.
Se bene io non fo menzione di tutti quei nostri Fio-
rentini che stettono a questa bella arte, basta che io ho
ragionato di una buona parte di quegli che si acquistorno
gloriosa fama. Ora io ragionerò di alcuni de' forestieri, i
quali mi vengono in preposito, e comincerò a ragionare
dell' arte del niello.
Martino^ fu orefice e fu oltramontano, di quelle città
todesche. Questo fu un gran valent' uomo, sì di disegno
e d' intaglio di quella lor maniera. E perchè già e' si era
sparso la fama per il mondo di quel nostro Maso Fini-
guerra, che tanto mirabilmente intagliava di niello (e si
4 Questo mirabile orinolo non esiste più.
2 Desiderio da Settignano.
3 Mattino Schon, detto anche Schóngauer, pittore, e celebre intagliatore
di stampe in rame. Morì nel 4488.