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Dechazelle, Pierre T.
Studii sulla storia delle arti ossia quadro dei progressi e della decadenza della scultura e della pittura presso gli antichi durante le rivoluzioni che agitarono la Grecia e l'Italia (Band 1): Grecia — Venedig, 1835

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https://doi.org/10.11588/diglit.5910#0018
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x6 discorso preliminare

tuale di ben essere e di agiatezza, che tanto gio-
va allo sviluppo dell' ingegno. La influenza di un
cielo puro e sereno (*), e della più dolce tempe-
rie, si rendeva manifesta per la prestante confor-
mazione dei corpi. Nessun'altra nazione potea pa-
reggiarsi alla greca in tale prerogativa, e nes-
suna ne facea tanto conto. Coloro dei quali la
natura sembrava aver con piacere predilette le
forme, coloro che distinguevansi negli esercizii
della palestra, nei quali il privilegio d'una ben di-
sposta corporatura era da tanto agognarsi, vedean-
si, durante la loro vita, in qualche modo pareg-
giati agli stessi Dei (**). Da ciò veniva che i ge-
nitori usavano precauzioni infinite acciochè i loro
figli fossero adorni di ogni pregio esteriore ; e non
solo a ciò fare erano indotti dai vantaggi che la
venustà procurava a quelli che ne erano dotati, ma
dall'opinione altresì che la bellezza, e quella in

(*) Se oggigiorno, dice Pastoret nella sua Teoria delle
Rivoluzioni, V iiifluenza del clima sembra quasi nulla in
Europa, ciò addiviene perchè quanto più V uomo e elabo-
ratOj meno e V uomo della naturaj ed appunto sull'uomo in
/stato di natura quella influenza maggiormente si manifesta.

(**) Gli abitanti di Egeste, in Sicilia, alzarono un mo-
numento ad onore di un giovine Crotoniate detto Filippo,
per la sua sola bellezza. La memoria di lui si riverì, come
se celeste ne fosse stata Torigine, e si offersero sagrifìcii
sulla sua tomba.
 
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