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Dechazelle, Pierre T.
Studii sulla storia delle arti ossia quadro dei progressi e della decadenza della scultura e della pittura presso gli antichi durante le rivoluzioni che agitarono la Grecia e l'Italia (Band 1): Grecia — Venedig, 1835

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https://doi.org/10.11588/diglit.5910#0019
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DISCORSO PRELIMINARE i j

ispezieltà del volto, fosse segno sicuro di prege-
voli qualità ed affezioni morali. I filosofi di quella
nazione insegnavano, che, sviluppandosi il germe
dei sentimenti generosi nello stesso tempo che il
corpo andava crescendo e formandosi, si doveva
graduatamente stabilire una corrispondenza armo-
nica fra le forme fisiche e le interne tendenze
degli individui.

Le Spartane aveano perciò cura di collocare
nelle stanze dei loro talami, le effigie di giova-
netti guerrieri, di cacciatori agilissimi, di atanti pa-
stori delle età eroiche, celebri per eleganza di
forme e grazia della persona: le madri, contem-
plandone assai spesso le imagini, confidavano di
procreare alla patria figliuoli che somigliassero alla
lor volta così prestanti modelli.

In parecchie provincie si distribuivano pre-
mii alla bellezza (*). I giudici di questi certami
erano scelti fra gli artisti, ed i loro voti erano re-
golati da principii, la giustezza dei quali era con-
fermata dal piacere degli occhi. Essi dichiaravano

(*) Questi singolari concorsi ebbero luogo, per quan-
to concerne le donne, a Delo ed a Sparta; per gli uomini,
a Tanagria in Beozia, ad Egio, ad Ismenia ec.

I premii che si distribuivano neh" Elide, consistevano
ili armature. Coloro che li ottenevano, dopo essersi fatti co-
ronare di mirto dai loro amici, offerivano il premio ripor-
tato in omaggio a Minerva.

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