3o SCHIARIMENTI
figie di colui che avea riportate tre corone do-
veva essere iconica, e riprodurre fedelmente il suo
ritratto.
E talora anzi si eternava la ricordanza dei
vincitori nei giuochi olimpici, con altrettanti monu-
menti quante palme aveano ottenute.
(3)
/ poeti della Grecia aveano popolati gli ele-
menti con una moltitudine di Divinità che re-
golavano il movimento delle sfere celesti,, ec.
Secondo i sistemi teosofici che i Greci avea-
no attinti dalle mistiche dottrine dei sacerdoti egi-
ziani, il corpo dell'uomo è animato da un soffio
della Divinità, il quale è avvolto in una sostanza
luminosa e sottilissima, che, appartenendo alla ma-
teria, agisce immediatamente sopra i sensi.
Durante la vita dell'uomo, Vanima-spirito ce-
de o resiste alle tendenze disordinate a cui è in
preda. Queste due diverse anime sono strettamen-
te legate, fino alla dissoluzione del corpo, ma a
quell'ora estrema si separano: il sojfìo divino ri-
sale alla sua origine celeste, e Vanima sensitiva,
travolta dalle affezioni di cui si pasceva nel mon-
do, viene ammessa negli Elisi, o precipitata nel
Tartaro profondo. Quanto poi al corpo, esso è re-
clamalo della terra: vi si decompone, e gli eie-
figie di colui che avea riportate tre corone do-
veva essere iconica, e riprodurre fedelmente il suo
ritratto.
E talora anzi si eternava la ricordanza dei
vincitori nei giuochi olimpici, con altrettanti monu-
menti quante palme aveano ottenute.
(3)
/ poeti della Grecia aveano popolati gli ele-
menti con una moltitudine di Divinità che re-
golavano il movimento delle sfere celesti,, ec.
Secondo i sistemi teosofici che i Greci avea-
no attinti dalle mistiche dottrine dei sacerdoti egi-
ziani, il corpo dell'uomo è animato da un soffio
della Divinità, il quale è avvolto in una sostanza
luminosa e sottilissima, che, appartenendo alla ma-
teria, agisce immediatamente sopra i sensi.
Durante la vita dell'uomo, Vanima-spirito ce-
de o resiste alle tendenze disordinate a cui è in
preda. Queste due diverse anime sono strettamen-
te legate, fino alla dissoluzione del corpo, ma a
quell'ora estrema si separano: il sojfìo divino ri-
sale alla sua origine celeste, e Vanima sensitiva,
travolta dalle affezioni di cui si pasceva nel mon-
do, viene ammessa negli Elisi, o precipitata nel
Tartaro profondo. Quanto poi al corpo, esso è re-
clamalo della terra: vi si decompone, e gli eie-