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Dechazelle, Pierre T.
Studii sulla storia delle arti ossia quadro dei progressi e della decadenza della scultura e della pittura presso gli antichi durante le rivoluzioni che agitarono la Grecia e l'Italia (Band 1): Grecia — Venedig, 1835

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https://doi.org/10.11588/diglit.5910#0088
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86 schiarimenti

(anni i 51 g, prima di G. C.) — Cadmo, prin-
cipe Fenicio, lasciò gli stati paterni, sotto pretesto
d'andare in traccia di Europa sua sorella, la quale
era stata rapita da alcuni avventurieri Cretesi. Si sta-
bili con coloro che avevano consentito a dividere
la sua sorte, in una parte della Grecia, la quale
indi ebbe il nome di Beozia; ed ivi introdusse
il primo la cognizione dei caratteri fenicii ( ). An~
fione fabbricò le mura di Tebe in quello stesso
luogo ove dianzi Cadmo avea piantata la sua cit-
tadella.

(anni i58o, prima di G. C.)— Danao, bandito
dalla sua patria Diospoli, giunse con un drap-
pello di seguaci sulle coste del Pelopponeso, e si
impadronì della città d'Argo, scacciandone Gela-
nore, discendente d'Iliaco.

I racconti di Manetone (conservatici da Giu-
lio Africano, e dagli estratti che da quest'ulti-
mo fece Giorgio Sincello) lasciano supporre che
Danao altri non fosse che l'ambizioso Armai,
il quale, durante la spedizione in Asia di suo
fratello Sesostri o Ramnete VI, approfittò della sua
qualità di reggente dell'alto Egitto, per usurpare

(*) C est de lui qiie nous vient cet art ingénieux
De peinclre la parole et de parler aux yeux,
Et, par les traits divers des figures tracées,
Donnei' de la couleur et du corps aux pense'es.

(Bbebeuf.)
 
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