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Dechazelle, Pierre T.
Studii sulla storia delle arti ossia quadro dei progressi e della decadenza della scultura e della pittura presso gli antichi durante le rivoluzioni che agitarono la Grecia e l'Italia (Band 1): Grecia — Venedig, 1835

DOI Page / Citation link:
https://doi.org/10.11588/diglit.5910#0156
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154 SCHIARIMENTI

I giudici dell' areopago decidevano su lutti
i delitti capitali, ed a fine di non esser distratti
dagli esterni oggetti, usavano raccogliersi soltanto
di notte. La condanna di Cefalo, che inawertente-
mente aveva ucciso Procri, figlia di Erétteo se-
sto re di Atene, e la citazione di Oreste, uccisore
della propria madre, non lasciano alcun dubbio
sulla grandissima antichità dell' areopago.

(»)

Solone diede agli Ateniesi delle leggi non quali
avrebbe voluto^ ma le migliori eli essi potessero
sopportare^ ec.

Atene godè tutti i vantaggi di siffatte politi-
che istituzioni, dal tempo dell' espulsione dei fi-
gli di Pisistrato, fino a quello in cui le vittorie
di Maratona, di Salamina e di Plate'a stabilirono
F indipendenza dei popoli della Grecia. Ma da
quel tempo altresì, la sete delle ricchezze, la in-
troduzione degli oggetti di lusso, la progressiva
corruzione degli antichi costumi e le rivalità dei
capi, estesero gradatamente nel popolo quello spi-
rito pubblico che costituisce la forza dei governi
liberi, e fa sopportare di buon animo tutti i sa-
crifizii.
 
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