S CHIARIMENTI 187
trice sirena, i cui discorsi, talora sentenziosi, ta-
lora di originale ed arguta gaiezza, modulavansi
su tutti i tuoni con somma destrezza e conve-
nienza.
Furono le lezioni d' Aspasia e quelle del più
eccellente moralista dell' antichità, che resero il
cuore del giovine Alcibiade proclive a vicenda
all' istinto del vizio e della virtù. Forse natura
non compartì mai i suoi favori con maggior libe-
ralità a nessun altro uomo: illustri antenati, for-
me prestantissime, patrimonio dovizioso, e dis-
posizione grandissima a sprezzare tutti questi van-
taggi, fecero conoscere assai presto ciò che la
repubblica poteva sperare o temere da lui: quan-
tunque gli assennati fossero offesi da quella spe-
cie di sfrontatezza con cui sembrava sfidare il
biasimo, la maggior parte non era perciò meno
disposta a scusare i traviamenti di queir essere
indefinibile, di cui la stessa impudenza aveva un
che di grazioso e, col confessare apertamente i
proprii torti e la candida espressione del dolore
che ne provava, toglieva per così dire al liberti-
naggio quanto avrebbe potuto avere di umiliante
per ogni altro. Un tal modello era perniciosissi-
mo in Atene, e sgraziatamente fra i giovinetti
delle più distinte famiglie pochissimi ve n erano
che non fossero inclinati a cercar d'imitarlo.
Simili ritratti, ripetuti tante volte da tanti,
potrebbero sembrare fuor di luogo in un opera
trice sirena, i cui discorsi, talora sentenziosi, ta-
lora di originale ed arguta gaiezza, modulavansi
su tutti i tuoni con somma destrezza e conve-
nienza.
Furono le lezioni d' Aspasia e quelle del più
eccellente moralista dell' antichità, che resero il
cuore del giovine Alcibiade proclive a vicenda
all' istinto del vizio e della virtù. Forse natura
non compartì mai i suoi favori con maggior libe-
ralità a nessun altro uomo: illustri antenati, for-
me prestantissime, patrimonio dovizioso, e dis-
posizione grandissima a sprezzare tutti questi van-
taggi, fecero conoscere assai presto ciò che la
repubblica poteva sperare o temere da lui: quan-
tunque gli assennati fossero offesi da quella spe-
cie di sfrontatezza con cui sembrava sfidare il
biasimo, la maggior parte non era perciò meno
disposta a scusare i traviamenti di queir essere
indefinibile, di cui la stessa impudenza aveva un
che di grazioso e, col confessare apertamente i
proprii torti e la candida espressione del dolore
che ne provava, toglieva per così dire al liberti-
naggio quanto avrebbe potuto avere di umiliante
per ogni altro. Un tal modello era perniciosissi-
mo in Atene, e sgraziatamente fra i giovinetti
delle più distinte famiglie pochissimi ve n erano
che non fossero inclinati a cercar d'imitarlo.
Simili ritratti, ripetuti tante volte da tanti,
potrebbero sembrare fuor di luogo in un opera