SCHIARIMENTI 3ig
dopo aver dato loro il pulimento, vedesi il dise-
gno ed il colorito degli originali, riprodotto con
quella perfezione istessa che avrebbe potuto ot-
tenere il pennello del maestro.
I piccoli cubi di marmo che impiegavansi
dagli antichi per decorazione dei pavimenti delle
terme, dei palazzi ed in ispezieltà dei templi, non
avrebbero mai potuto prestarsi, siccome fanno i iili
di smalto odierni, alle minute accuratissime parti
delle moderne pitture.
(3)
La imperatrice Elena, madre di Costantino, a-
vendo scoperta la croce di Cristo sul monte Cal-
vario, vi fece erigere una basilica, in cui fu depo-
sta la maggior parte di quella preziosa reliquia, ec.
Alcuni frammenti della croce conservaronsi
a Roma, in una chiesa espressamente fondata da
Costantino; ma un grandissimo pezzo del sacro
legno fu trasportato a Costantinopoli.
L'anno 6i4> iPersiani, spronati da cupidigia
per il ricchissimo astuccio di quella reliquia, se ne
impadronirono. Eraclio, quindici anni dopo, la ri-
tolse dalle loro mani, e dopo quel tempo fu sud-
divisa in molte parti. I Veneziani ebbero l'ultimo
pezzo. San Luigi lo ricomprò, come pure la co-
rona di spine, e fece porre entrambi quegli og-
getti nella santa cappella di Parigi.
dopo aver dato loro il pulimento, vedesi il dise-
gno ed il colorito degli originali, riprodotto con
quella perfezione istessa che avrebbe potuto ot-
tenere il pennello del maestro.
I piccoli cubi di marmo che impiegavansi
dagli antichi per decorazione dei pavimenti delle
terme, dei palazzi ed in ispezieltà dei templi, non
avrebbero mai potuto prestarsi, siccome fanno i iili
di smalto odierni, alle minute accuratissime parti
delle moderne pitture.
(3)
La imperatrice Elena, madre di Costantino, a-
vendo scoperta la croce di Cristo sul monte Cal-
vario, vi fece erigere una basilica, in cui fu depo-
sta la maggior parte di quella preziosa reliquia, ec.
Alcuni frammenti della croce conservaronsi
a Roma, in una chiesa espressamente fondata da
Costantino; ma un grandissimo pezzo del sacro
legno fu trasportato a Costantinopoli.
L'anno 6i4> iPersiani, spronati da cupidigia
per il ricchissimo astuccio di quella reliquia, se ne
impadronirono. Eraclio, quindici anni dopo, la ri-
tolse dalle loro mani, e dopo quel tempo fu sud-
divisa in molte parti. I Veneziani ebbero l'ultimo
pezzo. San Luigi lo ricomprò, come pure la co-
rona di spine, e fece porre entrambi quegli og-
getti nella santa cappella di Parigi.