Universitätsbibliothek HeidelbergUniversitätsbibliothek Heidelberg
Metadaten

Ducati, Pericle
La scultura Etrusca — Firenze, 1934

DOI Page / Citation link:
https://doi.org/10.11588/diglit.42082#0013
Overview
Facsimile
0.5
1 cm
facsimile
Scroll
OCR fulltext
LA SCULTURA ETRUSCA

sculture nelle roccie locali, cioè il tufo
nelle sue varietà, la pietra serena, 1 ala-
bastro. E raro che nella scultura etrusca
si avverta l’uso del nobile marmo e la
statuetta marmorea arcaica, forse della
metà del sec. VI a. C., trovata in un
sacello della necropoli orvietana ed ora
nel Museo dell’Opera del Duomo ad
Orvieto, esibente una divinità muliebre
ignuda, è forse un’opera importata dal-
l’oriente ellenico.
Veiente è l’uso per questi anni tra
il sec. VII ed il sec. VI di collocare sul
coperchio a botte dell’urna cineraria fit-
tile la riproduzione della testa del de-
funto : sono ritratti vivaci che danno un
senso di arguta spiritualità.
f PRIMI INFLUSSI ELLENICI. §?•
JL Nel territorio chiusino la impronta
locale col crudo realismo si mantiene
più a lungo, come possiamo avvertire
nei busti muliebri di arenaria (pietra fe-
tida) con le lunghe treccie scendenti din-
nanzi e con le braccia ripiegate al petto :
sono opere codeste che ricordano an-
ch’esse 1 prodotti di arte di popoli incolti.
Invece più vicino alla corrente civilizza-
trice offerta dal Tirreno, sia a Vulci che
a Vetuloma, possiamo avvertire ormai
sempre più accentuati 1 riflessi dell’arte
greca.
A Vulci, dopo la grande testa di tufo
(nenfro) del Museo di Berlino, già ap-
partenente ad una Sfinge e la cui origine
vulcente è probabile, ma non sicura, è
il centauro, pure di nenfro, del Museo di
Villa Giulia a Roma, che ne sembra,
stilisticamente, una derivazione. E una
figura umana, ricordante, con una più
vibrata grossolanità, 1 più antichi ì^ouroi
greci ; in essa figura si innesta posterior-
mente il corpo equino. Per il volto que-
sto mostro ricorda, con intonazione cari-
cata, il torso calcareo di Eleutherna
(Creta), che è una delle più antiche ma-
nifestazioni a noi note della scultura dei
Greci.
A Vetuloma, dopo la stele di Aule
Phelusk.e del Museo di Firenze con la
goffa figura del defunto guerriero graf-

fia nella tenera arenaria, sì da ricordare
le stele funerarie, pure graffite, della
acropoli di Priniàs (Creta), sono le scul-
ture, pure di arenaria, del tumulo della
Pietrera, ora nel Museo di Firenze ove,
come nelle primitive sculture in tufo


Foto Luce•

Centauro da Yueci
dee Museo Nazionale di Villa Giulia.

(poros) della Grecia, si avverte il carat-
tere della vetustissima scultura lignea a
semplici colpi di taglio, il ricordo cioè
degli xoana lignei ; una testa di queste
frammentate sculture rammenta il kouros
di Orcomeno, ma con una accentuazione
nella magrezza appuntita.
Poi sono 1 preziosi bronzetti del de-
posito sacro di Broho in valle di Chiana,
ora nel Museo di Firenze ; penetriamo
ormai nel sec. VI. Maggior naturalezza
 
Annotationen