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GIANNINO FERRARI DALLE SPADE
Sotto Leone VI i Bizantini subirono dei rovesci, gli Arabi
presero Taormina (902), compiendo la conquista di tutta la Si-
cilia, e invasero la Calabria, giungendo fino alla Campania. La
vittoria al Garigliano, nel 915, diede ancora il sopravvento ai
Bizantini, regnando Costantino VII Porfirogennito, che ristabilì
la sua influenza a Napoli, Gaeta, Capua, Salerno.1
* * *
Un nuovo attore presto comparve sul teatro della lotta.
Come già Ludovico II era intervenuto nell’ Italia Meridionale,
in difesa della Cristianità, minacciata dai Mussulmani, fra 1’ 848-
871, così fece Ottone I, tentando anche di scacciarne i Greci.
Disceso in Italia, il 13 febbraio 962, era venuto a patti col
papa, ottenendone il riconoscimento di successore di Carlo Magno.2
Il 968 attaccò Bari, chiedendo l’evacuazione dei Greci. Ma Nice-
foro Foca si oppose colle armi. Ottone I tentò di ottenere l’inten-
to per via diplomatica e inviò, come legato, a Costantinopoli il
vescovo di Cremona Liutprando, che fu male accolto. Infatti il
doge di Venezia, i duchi di Napoli, l’arconte di Sardegna sono con-
siderati ancora nel de Cerini. II 48 p. 690 vassalli bizantini. Sono
quelli che Niceforo Foca, nelle sue conversazioni con Liutprando,
chiamava suoi sudditi (servi mei).3
Non era certo uno stato d’animo favorevole per una intesa.
Niceforo II Foca fu ucciso nel 969, e il successore Giovanni
Zimiscè cambiò politica e fece la pace su questa base: il figlio di
Ottone avrebbe sposato Teofano, figlia di Romano II, la quale a-
vrebbe avuto in dote l’Italia meridionale. Ed effettivamente le
nozze furono celebrate a Roma, il 14 aprile 972, ma i Greci non
rinunziarono all’ Italia.
Morto Ottone II (973-982) a Roma, a 28 anni (982, 15 luglio),
gli succede Ottone III, che ebbe una educazione prettamente greca,
dal suo precettore Giovanni Filagato, dottissimo greco di Rossano
di Calabria, e poi Vescovo di Piacenza, abate di Nonantola e
1 Vedi Gay, L’italie meridionale et l’empire byz. depuis Vavènement de
Basile I.er jusqu’à la prise de Bari par les Normands (867-1071), Paris, 1904,
pp. 161-163.
2 Vedi Das privilegium Otto I. (ùr die rdmische Kirche vom Jahre 962
erlàutert von Th. Sickel, Innsbruck, 1883. Cfr. Gay, o. c., p. 292.
3 Cfr. Rambaud, o. e., p. 440.
GIANNINO FERRARI DALLE SPADE
Sotto Leone VI i Bizantini subirono dei rovesci, gli Arabi
presero Taormina (902), compiendo la conquista di tutta la Si-
cilia, e invasero la Calabria, giungendo fino alla Campania. La
vittoria al Garigliano, nel 915, diede ancora il sopravvento ai
Bizantini, regnando Costantino VII Porfirogennito, che ristabilì
la sua influenza a Napoli, Gaeta, Capua, Salerno.1
* * *
Un nuovo attore presto comparve sul teatro della lotta.
Come già Ludovico II era intervenuto nell’ Italia Meridionale,
in difesa della Cristianità, minacciata dai Mussulmani, fra 1’ 848-
871, così fece Ottone I, tentando anche di scacciarne i Greci.
Disceso in Italia, il 13 febbraio 962, era venuto a patti col
papa, ottenendone il riconoscimento di successore di Carlo Magno.2
Il 968 attaccò Bari, chiedendo l’evacuazione dei Greci. Ma Nice-
foro Foca si oppose colle armi. Ottone I tentò di ottenere l’inten-
to per via diplomatica e inviò, come legato, a Costantinopoli il
vescovo di Cremona Liutprando, che fu male accolto. Infatti il
doge di Venezia, i duchi di Napoli, l’arconte di Sardegna sono con-
siderati ancora nel de Cerini. II 48 p. 690 vassalli bizantini. Sono
quelli che Niceforo Foca, nelle sue conversazioni con Liutprando,
chiamava suoi sudditi (servi mei).3
Non era certo uno stato d’animo favorevole per una intesa.
Niceforo II Foca fu ucciso nel 969, e il successore Giovanni
Zimiscè cambiò politica e fece la pace su questa base: il figlio di
Ottone avrebbe sposato Teofano, figlia di Romano II, la quale a-
vrebbe avuto in dote l’Italia meridionale. Ed effettivamente le
nozze furono celebrate a Roma, il 14 aprile 972, ma i Greci non
rinunziarono all’ Italia.
Morto Ottone II (973-982) a Roma, a 28 anni (982, 15 luglio),
gli succede Ottone III, che ebbe una educazione prettamente greca,
dal suo precettore Giovanni Filagato, dottissimo greco di Rossano
di Calabria, e poi Vescovo di Piacenza, abate di Nonantola e
1 Vedi Gay, L’italie meridionale et l’empire byz. depuis Vavènement de
Basile I.er jusqu’à la prise de Bari par les Normands (867-1071), Paris, 1904,
pp. 161-163.
2 Vedi Das privilegium Otto I. (ùr die rdmische Kirche vom Jahre 962
erlàutert von Th. Sickel, Innsbruck, 1883. Cfr. Gay, o. c., p. 292.
3 Cfr. Rambaud, o. e., p. 440.