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Ducati, Pericle
L' arte classica — Torino, 1939

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https://doi.org/10.11588/diglit.43346#0765
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FASE SECONDA DA ADRIANO ALLA BATTAGLIA SUL PONTE MILVIO

La muraglia, alta metri diciassette all’esterno, era composta di due parti; la infe-
riore massiccia, dello spessore di quattro metri, era costituita da un solidissimo conglo-
merato rivestito di mattoni; nella parte superiore il muro in laterizio aveva la gros-
sezza di un metro e dietro di esso correva una serie di camere a vòlte; come coronamento
vi era una merlatura ed a intervalli regolari, circa ogni 29 metri, risaltavano all’esterno
alte torri.
Le Terme di Diocleziano. — Al ferreo dominio di Diocleziano (284-305), il quale
con la rigida organizzazione dell’impero, ritarda solo la piena decadenza, lo sfacelo,
la rovina e che appunto perchè implacabile nel perseguitare la dottrina di Cristo, ne

{Anderson)


Fig. 855. — Le mura aurcliane.

sollecita il trionfo, appartengono due insigni -colossali costruzioni, i cui residui si anno-
verano tra le più importanti vestigia della classica romanità; le Terme a Roma e il
palazzo imperiale a Spalato. Ed in ambedue i luoghi, a Roma la chiesa di Santa Maria
degli Angeli, a Spalato il duomo e il battistero della moderna città, sono come un sim-
bolo della vittoria del Cristianesimo sul Paganesimo, e proprio là dove sono più appa-
riscenti e più degni di rilievo i ricordi lasciati da chi del Cristianesimo fu nemico acerrimo,
implacabile.
Le Terme di Diocleziano sono simili assai nel loro complesso alle Terme di Cara-
calla, ma sono di proporzioni ancor più colossali (fig. 856). Anche qui vi è il vastissimo
peribolo che, tuttavia, si allarga nel lato meridionale in una bellissima esedra conser-
vata tuttora nelle sue linee in una piazza moderna; vi è la solita disposizione lungo
l’asse principale della piscina, del salone centrale, di una sala con vasche nelle nicchie
laterali (tepidarium), del caldarium, ed infine vi sono i cortili laterali con porticati (le
palestrae'}. Il salone centrale, trasformato da Michelangelo nella chiesa di Santa Maria
degli Angeli (fig. 857), ha tuttora intieramente conservato il soffitto a tre vòlte a crociera,
costituendo in tal modo una preziosissima documentazione per lo studio delle forme
architettoniche romane.
 
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