a
a
fretti: J^oue^a ìsy>an. drltn: lortic
Et tmvu -palmi Nttt&oU* ."
Mico!dt>j Vo-firvi Rom; Incid.;
TAVOLA I.
(0
R A i quattro Monocromi (z) lbpra mar-
mo , perfettiffimi nel genere loro (3),
e per la Angolarità ineftimabili (4), i qua-
li , nel pubblicarli le Pitture del Mufeo
Reale 5 fi è creduto efler proprio (5) che
a tutte precedeflero ; il primo luogo ha
quefto, che, oltre ad efferfi prima de-
gli altri {coverto (6), pregevole più che altro fi rende per
A gli
Tom. I. Pit.
(1) Nel Catalogo n.TtCCXXXV. Noi rimanderemo
il Lettore al Catalogo in ciafcuna 'Pittura , perche pofi
fa ricono{cerne in quello ì colori , e le tinte , di cui per-
ciò non fifa motto nelle nojlre fpiegazioni .
(i) Così gli Antichi chiamavano le Pitture di un
colore folo . 'Plinio XXXV. 3. E per lo più fiferviva-
no ne' Monocromi del Cinabro . Plinio XXXIII. 7. Cin-
nabari Verercs , quae etiam mine vocant Monochroma-
ta , pingcbant : e tal fembra effer il colore de'noftri . "
(3) Sebbene il dipingere con un folo colore a' rozzi
principii di queft' arte appartenga } pure nel colmo della
perfezione di ejfa i più eccellenti Maefiri talora tifaro-
no sì fatta maniera. Quintiliano Inft. XI. 3. l'afferma
diPolignoto ; e Plinio XXXV. 9. di Zen fi fcrive :
Pinxit & Monochromata ex albo . Sotto gì' Imperatori
fi ufava ancora , come Plinio lo attefla de' tempi fuoi
XXXV. 3. 'Dì quefta noftra fu così contento l'Autore,
che vi pò fé ilfuo nome .
(4) gjuefte , per quanto fifappia , fon le prime pittu-
re fopra marmo , che fi veggano degli Antichi ; effendo-
fi finora anche controvertito , fé avejfero quelli ciò fat-
to , ofaputofare . Il Lapidem pingere di Plinio XXXV.
1. è tutt' altro : il valerfi delle vene ftejfe del marmo
per imitar la pittura non e dipìnger sul mar>no .
fa) L' unità della tinta , e lafecchezza della manie-
ra fecero dubitare taluni, fé foffero difegni , 0 chiari-
icuri , e fé meritafferò luogo tra le pitture perfette.
(6) Negli Scavi di Refina a' %\. di Maggio del 1746.
\
a
fretti: J^oue^a ìsy>an. drltn: lortic
Et tmvu -palmi Nttt&oU* ."
Mico!dt>j Vo-firvi Rom; Incid.;
TAVOLA I.
(0
R A i quattro Monocromi (z) lbpra mar-
mo , perfettiffimi nel genere loro (3),
e per la Angolarità ineftimabili (4), i qua-
li , nel pubblicarli le Pitture del Mufeo
Reale 5 fi è creduto efler proprio (5) che
a tutte precedeflero ; il primo luogo ha
quefto, che, oltre ad efferfi prima de-
gli altri {coverto (6), pregevole più che altro fi rende per
A gli
Tom. I. Pit.
(1) Nel Catalogo n.TtCCXXXV. Noi rimanderemo
il Lettore al Catalogo in ciafcuna 'Pittura , perche pofi
fa ricono{cerne in quello ì colori , e le tinte , di cui per-
ciò non fifa motto nelle nojlre fpiegazioni .
(i) Così gli Antichi chiamavano le Pitture di un
colore folo . 'Plinio XXXV. 3. E per lo più fiferviva-
no ne' Monocromi del Cinabro . Plinio XXXIII. 7. Cin-
nabari Verercs , quae etiam mine vocant Monochroma-
ta , pingcbant : e tal fembra effer il colore de'noftri . "
(3) Sebbene il dipingere con un folo colore a' rozzi
principii di queft' arte appartenga } pure nel colmo della
perfezione di ejfa i più eccellenti Maefiri talora tifaro-
no sì fatta maniera. Quintiliano Inft. XI. 3. l'afferma
diPolignoto ; e Plinio XXXV. 9. di Zen fi fcrive :
Pinxit & Monochromata ex albo . Sotto gì' Imperatori
fi ufava ancora , come Plinio lo attefla de' tempi fuoi
XXXV. 3. 'Dì quefta noftra fu così contento l'Autore,
che vi pò fé ilfuo nome .
(4) gjuefte , per quanto fifappia , fon le prime pittu-
re fopra marmo , che fi veggano degli Antichi ; effendo-
fi finora anche controvertito , fé avejfero quelli ciò fat-
to , ofaputofare . Il Lapidem pingere di Plinio XXXV.
1. è tutt' altro : il valerfi delle vene ftejfe del marmo
per imitar la pittura non e dipìnger sul mar>no .
fa) L' unità della tinta , e lafecchezza della manie-
ra fecero dubitare taluni, fé foffero difegni , 0 chiari-
icuri , e fé meritafferò luogo tra le pitture perfette.
(6) Negli Scavi di Refina a' %\. di Maggio del 1746.
\