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Le pitture antiche d'Ercolano e contorni (Band 6): Statue — Neapel, 1771 [Cicognara, 2645-7]

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https://doi.org/10.11588/diglit.3710#0190
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174 TAVOLA XLVI.

Anzi in Plinio XI. 37. in Plutarco in Parai, e in
altri fi trovano e/empii di uomini forti , che aveano
il cuore veramente pelo/o. Finalmente il petto , e 'l cor-
po irfuto dinota anche per la ragione del foverchio ca-
lore un uomo libidino/o , detto perciò anche ?idstXbgog,
qi'.c< (i 7mióiaipoc : fi veda Sui da in tal voce , ed
Fufìazio 1. c. p. 361. Or per tutte quejle ragioni, 0
per molte di effe infietne fi, davano a Sileno horren-
tes pe&o;e letae , come fi Spiega Nemefiano Eccl.III.
3 1 • fingendofi quejìo rufiico Nume non /blamente fa-
vi 0 , e prudente, e perciò creduto educator di Bacco
( fi veda tra gli altri Sinefio de Calvit. p. 68. ),

ma di una verde ancora, e robujla vecchiezza , e por-
tato egualmente all' allegria , e alla libidine . Ed è
notabile a quejlo propofito , che da' latini dicearfi gli
uomini pejofi^ hircipili , e i ragazzi , che entravano
nella virilità , quando comincia a ingroffàrfi la voce ,
hirquitalli , a libidine icilicet hircorum dicti, co-
me fpiega Fejìo.

(3) La tigre è l'animale confagrato propriamente
a Bacco, come fi è altrove offervato con Filoflrato:
t Jkf° s'incontra con quejlo dio , e col fuo educatore
Sileno.

TAVOLA XLVII.
 
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