Erizzo, Sebastiano; Valgrisi, Vincenzo [Oth.]: Discorso Di M. Sebastiano Erizzo, Sopra Le Medaglie Antiche: Con la particolar dichiaratione di molti riuersi (In Venetia: Nella Bottega Valgrisiana, 1559)

SOPRA LE MEDAGLIE 8$
chiaro,che il farlo {colpire anco nelle meda
glie era in que’tempi attribuito à suo ono-
re grandissìmo. Et il testo Greco à quel pus-
so (per chi pur volesse vederlo ) dice così.
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55 rptj'o $ tiravo p^a-av 5 ni és rei vQpwp.a/ra eye^cpa^Ay,
Chi dirà dunque, che le medaglie antica-
mente non follerò legni di onore à i Princi-
pi),con tanti testimonij delle istoriel Certo,
ch’io creda ,-niuno lo potrà dire, che voglia
hauer riguardo alla verità.
Ora,per prouare, che gli antichi hauesiè-
ro le medaglie, sì come haueuano le statuc
ancora, battute à fine di onorar’ i loro Prin-
cipi con quelle, & per lasciar perpetua me-
moria de glihuomini illustri,hauendo noi.
fin qui dette molte ragioni, & prodottele
autorità de gli scrittori, quantunque potria
parere souerchio lo aggiungerai altre ragio
ni, nondimeno non ci pare di mancare in
parte, per stabilire quella nostra opinione
per vera ne gli intelletti altrui. Però noi di-
remo , che in quei tépi haueuano i Romani
in cortame di adulare con tutti quei modi,
che poteuano,al Principe loro,come paria-
dò di Tiberio ci fa fede Cornelio Tacito co
F j quelle