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e dal maggiore o minore ardimento di esse, sia per 1' ese-
cuzione che per la spesa.
In verità questa tema lungi dallo sgomentarci, ci ricon-
forta, perchè abbiamo ragione di credere che l'attuazione del
progetto non richieda che relativamente poche opere e facili.
Non si tratta della fondazione di una Città nuova o di
un allargamento di un piccolo paese: sarebbe utopia un si-
mile proposito, perchè la spesa delle diverse opere sarebbe
immensurabile e non troverebbe fondi a sostenerla, se non
in future e forse mal calcolate risorse di un popolo che non
è, e che solo si spererebbe agglomerare.
Si tratta in vece di ligare insieme due paesi già com-
bacianti tra loro e popolati e dare alla loro unione un cen-
tro di vita comune.
Di fatti, dando uno sguardo alla topografia de' due paesi,
li vediamo uniti e solo mancanti di centro, vediamo la di-
stesa di quelle abitazioni ( ci si permetta il paragone) quasi
due robuste braccia, attaccate però ad un corpo infralito:
diamo vita al corpo, e le braccia funzioneranno insieme e
bene, come braccia di un dorso solo.
Il corpo dunque della novella Città non s' à da creare
ma solamente vivificare, ed è là solo, cioè nella Tenuta già
Reale, naturale centro della nuova Città, che debbono farsi
opere stradali ed edilizie essenzialmente; salve poi le altre
opere di complemento, riordinamento e migliorie.
Distinguiamo perciò le opere a farsi in due categorie ,
quelle essenziali e quelle di complemento, e la prima delle
due categorie sottodistinguiamo in urgenti e non urgenti.
Le opere essenziali ed urgenti dovrebbero essere quelle
necessarie all' attuazione del concetto. Si vuole che i due
paesi formino una sola Città con una sola amministrazione
ed una sola rappresentanza, e dunque per questa sola am-
ministrazione, per questa sola rappresentanza è necessario
e dal maggiore o minore ardimento di esse, sia per 1' ese-
cuzione che per la spesa.
In verità questa tema lungi dallo sgomentarci, ci ricon-
forta, perchè abbiamo ragione di credere che l'attuazione del
progetto non richieda che relativamente poche opere e facili.
Non si tratta della fondazione di una Città nuova o di
un allargamento di un piccolo paese: sarebbe utopia un si-
mile proposito, perchè la spesa delle diverse opere sarebbe
immensurabile e non troverebbe fondi a sostenerla, se non
in future e forse mal calcolate risorse di un popolo che non
è, e che solo si spererebbe agglomerare.
Si tratta in vece di ligare insieme due paesi già com-
bacianti tra loro e popolati e dare alla loro unione un cen-
tro di vita comune.
Di fatti, dando uno sguardo alla topografia de' due paesi,
li vediamo uniti e solo mancanti di centro, vediamo la di-
stesa di quelle abitazioni ( ci si permetta il paragone) quasi
due robuste braccia, attaccate però ad un corpo infralito:
diamo vita al corpo, e le braccia funzioneranno insieme e
bene, come braccia di un dorso solo.
Il corpo dunque della novella Città non s' à da creare
ma solamente vivificare, ed è là solo, cioè nella Tenuta già
Reale, naturale centro della nuova Città, che debbono farsi
opere stradali ed edilizie essenzialmente; salve poi le altre
opere di complemento, riordinamento e migliorie.
Distinguiamo perciò le opere a farsi in due categorie ,
quelle essenziali e quelle di complemento, e la prima delle
due categorie sottodistinguiamo in urgenti e non urgenti.
Le opere essenziali ed urgenti dovrebbero essere quelle
necessarie all' attuazione del concetto. Si vuole che i due
paesi formino una sola Città con una sola amministrazione
ed una sola rappresentanza, e dunque per questa sola am-
ministrazione, per questa sola rappresentanza è necessario