lo
li,
ili
m
is
a,
o-
;f-
t.
■£
il
Vt
Q-
0-
li-
:s,
US
u-
ll-
de
so
0-
:a-
"e-
ìii
tis
?J
){-
il
a
:e-
tcs
1US
US
lil-
ul-
ri-
ai-
ra-
r
unti
5o-
US»
ru-
Z/4. ?<;,
«pio.
Lib.IIL Caput IV.
fìdibus nongenti Opifices quadragenisEr-
gatis, & Equis 7 5 .egregie laborern exantla-
runt. Dein pulfante campana, qua mone-
bantur operi fuperfedendum, licettenaciter
coagmentatus Stylobati euulfus eft Obeli-
fcus ; paucifque eodem aflurgente circum-
uolutionibus , onere prorfus expedita: fu-
pcrftiterunt Machina;, Artificefque . His
tamen initio, tanquam immani pondera,
fatifcentibus, ingenti edito ftrepitu, & ve-
uti concilila Tellure, munitionis lignea; to-
ta compaginatio, effraótis aliquot ex ferro
cuneis , vifa eft grauiori onere coarótari
Mirum autem quòd duodeno conamine_
palmis tribus, quadrante minùs elata Pyra
mis fubie£to iniederitftrato,quofacihùs de
ueheretur : quodhorà eiufdem diei vigefi
mafecunda obtinuere, cum fumma totius
Populialacritate, qua, tormentarijsMachi
nis in Platea, Vrbifque arce, frequentar ex
plofis, necnon Campanarum pulfu, &c Bue
cinarum clangore totam perfudereCiuita-
tem, ipfique Opifices ad iEdesPontificias
veluti triumphantem ex opere tulerunt Ar
hiteótum.
Sublatum denique Obelifcumfacilè,fen
fimque demittebantErgatis, cui fic inclina-
to Trabesfubiecere, circinoruminftar, cru-
ribus diuaricatis , compaefas, totum onus
fubinde dorfo excipientes, donec fubftrato
vetriculo fuperextcnfum, aliquantumque^
fubtraótum lignea expedirent contignatio
ne, facile poftea cumreliquis Machiais dif
foluendà.
Confeftim fé poftmodììm ad veterem_.
Stylobatamhumoerutum fimul cum prat-
cin&o vndique Obclifco , in deftinatum lo-
cumàpriftino fupra quindenas, centurru
cannisdiffitum, palmifque quadragenisde-
cliuiorum,conuehendumj atquevtremf?
liciùspra:ftarent, terrea vtrinque repagula
coagmentatisTrabibus, & fukuris, Obeli
feo fuftinendo idoneiscontextacircumiece
re,quibus eum tandem perduxere ad Situm,
Stylobata; Bafi tribus palmis fublirniorem,
circum quem ampliatum craffius repagu
lum,nouamvelut areamexa;quauit,vbimu-
nitoriam compaginarunt Trabeationem ad
Obelifcum Ergatis quadraginta, adhibitis
ctiam Veétibus erigendum.
Decimo Septembris die, anno 1586'
Libro ììTcà^ IV.
inftru-
121
e 75. Caualli. Seguito che fu il bifogno, fi fonò
la Campana, che era il fegno di fermarfi, in mo-
do che fu sbarbicato, e folleuato l'Obelifco fe-
licemente , ben che fotte molto fermamente im-
periato col Piedeftallo, e con pochi giri fi alzò
per aria, in libertà delle Machine, e dominio
dell'Artefice il di 28.Aprile 1585. che nelrice-
uere il grauame in quel principio, feguì graru
ftrepito, eparueche tremaflè la Terra. Si re-
flrinfero le Machine del Caftello, à caufa del
gran pefo, e fcagliorno alcunecauicchie di fer
ro, in modo incredibile, che con dodici moffe
fi alzò FObelifco palmi 2. e j.q. Vi fu porto lo
Strafcino, per ageuolare l'operazione, che fé
giù alle 2 core del medefimo giorno. Fu tale il
giubilo vniucrfale del Popolo, con fparo do
mortaletti nella Piazza, con tutta l'Artiglieria
della Fortezza di Cartel S.Angelo, che vnita al
fuono delle Trombe, e Campane, rimbombò
tutta la Città, e gli Operari/ me defimi prende-
rono l'Architetto , e lo portarono fino al Palaz
zo Pontificio, per Trionfo dell'Opera.
Dopo morto l'Obelifco, veniua incuruato
verfo Terra, con adagiato modo da gli Argani
nella cui piegatura erano ordegni di Traili ar-
mati , comporti à guifa di piegature di compaf-
fo, che di mano , in mano il pefo pendeua fopra
il dorfo , fin che fi refe in piano , fopra il Letto,
ò Strafcino, e che fu tirato in diftanza à furti
cienza, per potere liberamente disfare ilCa
ftello, e diftruggere l'altre Machine annetto.
Immediate fi attefe à diflbtterrare il Piedeftallo
antico, e fu condotto al luogo della nuoua ere
zione. Pofciafegui la condotta dell'Obelifco
con laveftitura medefima, in diftanza delfuo
trafporto , canne ri;; declinando il Terreno
dal Porto antico al moderno palmi 40. fu pro-
ueduto per la fua condotta in piano di vii Ar-
gine di Terreno di buona larghezza, incatena-
to, e fiancheggiato ne' lati della fualonghez-
za di Arcarecci, e conarmatura di Traui, e rin-
forzi di Puntelli, per refiftere al gran pefo dell'
Obelifco ; il quale fu condotto felicemente al
nuouo luogo deftinato, palmi tré più alto del
pofamento del Piedeftallo.
Fu accrefeiuto, e dilatato, attorno il luogo
della nuoua Situazione , l'Argine , in modo
che formaua vna Piazza folleuata: l'opra la qua-
le fu addrizzato , e comporto il nuouo Cartello,
per l'erezione : con 44. Argani, che folleuaro-
no l'Obelifco, con altri4. per lo fpingimento
del Piede, con le Leue.
Furono alli io. di Settembre 1586. difpofti,
e veftiti gli Argani, & armato il Caftello di
Polee, e di Traglie . Fatta di nuouo l'efpe-
rienza del moto de gli Argani, e trouatone il
regolamento ; per euitarc la confusione che po-
teua nafeere per il numerofo Popolo, che con-
Icorfe, fu proueduto con Steccati attorno , con
! Guardie,& altro. Onde fu implorata,prima dell'
\ operazione, Sua Diuina Maeftà con Sacrifizi;,
i & Orazioni,per il felice fineje fatte le diuozioni
~ da ""
li,
ili
m
is
a,
o-
;f-
t.
■£
il
Vt
Q-
0-
li-
:s,
US
u-
ll-
de
so
0-
:a-
"e-
ìii
tis
?J
){-
il
a
:e-
tcs
1US
US
lil-
ul-
ri-
ai-
ra-
r
unti
5o-
US»
ru-
Z/4. ?<;,
«pio.
Lib.IIL Caput IV.
fìdibus nongenti Opifices quadragenisEr-
gatis, & Equis 7 5 .egregie laborern exantla-
runt. Dein pulfante campana, qua mone-
bantur operi fuperfedendum, licettenaciter
coagmentatus Stylobati euulfus eft Obeli-
fcus ; paucifque eodem aflurgente circum-
uolutionibus , onere prorfus expedita: fu-
pcrftiterunt Machina;, Artificefque . His
tamen initio, tanquam immani pondera,
fatifcentibus, ingenti edito ftrepitu, & ve-
uti concilila Tellure, munitionis lignea; to-
ta compaginatio, effraótis aliquot ex ferro
cuneis , vifa eft grauiori onere coarótari
Mirum autem quòd duodeno conamine_
palmis tribus, quadrante minùs elata Pyra
mis fubie£to iniederitftrato,quofacihùs de
ueheretur : quodhorà eiufdem diei vigefi
mafecunda obtinuere, cum fumma totius
Populialacritate, qua, tormentarijsMachi
nis in Platea, Vrbifque arce, frequentar ex
plofis, necnon Campanarum pulfu, &c Bue
cinarum clangore totam perfudereCiuita-
tem, ipfique Opifices ad iEdesPontificias
veluti triumphantem ex opere tulerunt Ar
hiteótum.
Sublatum denique Obelifcumfacilè,fen
fimque demittebantErgatis, cui fic inclina-
to Trabesfubiecere, circinoruminftar, cru-
ribus diuaricatis , compaefas, totum onus
fubinde dorfo excipientes, donec fubftrato
vetriculo fuperextcnfum, aliquantumque^
fubtraótum lignea expedirent contignatio
ne, facile poftea cumreliquis Machiais dif
foluendà.
Confeftim fé poftmodììm ad veterem_.
Stylobatamhumoerutum fimul cum prat-
cin&o vndique Obclifco , in deftinatum lo-
cumàpriftino fupra quindenas, centurru
cannisdiffitum, palmifque quadragenisde-
cliuiorum,conuehendumj atquevtremf?
liciùspra:ftarent, terrea vtrinque repagula
coagmentatisTrabibus, & fukuris, Obeli
feo fuftinendo idoneiscontextacircumiece
re,quibus eum tandem perduxere ad Situm,
Stylobata; Bafi tribus palmis fublirniorem,
circum quem ampliatum craffius repagu
lum,nouamvelut areamexa;quauit,vbimu-
nitoriam compaginarunt Trabeationem ad
Obelifcum Ergatis quadraginta, adhibitis
ctiam Veétibus erigendum.
Decimo Septembris die, anno 1586'
Libro ììTcà^ IV.
inftru-
121
e 75. Caualli. Seguito che fu il bifogno, fi fonò
la Campana, che era il fegno di fermarfi, in mo-
do che fu sbarbicato, e folleuato l'Obelifco fe-
licemente , ben che fotte molto fermamente im-
periato col Piedeftallo, e con pochi giri fi alzò
per aria, in libertà delle Machine, e dominio
dell'Artefice il di 28.Aprile 1585. che nelrice-
uere il grauame in quel principio, feguì graru
ftrepito, eparueche tremaflè la Terra. Si re-
flrinfero le Machine del Caftello, à caufa del
gran pefo, e fcagliorno alcunecauicchie di fer
ro, in modo incredibile, che con dodici moffe
fi alzò FObelifco palmi 2. e j.q. Vi fu porto lo
Strafcino, per ageuolare l'operazione, che fé
giù alle 2 core del medefimo giorno. Fu tale il
giubilo vniucrfale del Popolo, con fparo do
mortaletti nella Piazza, con tutta l'Artiglieria
della Fortezza di Cartel S.Angelo, che vnita al
fuono delle Trombe, e Campane, rimbombò
tutta la Città, e gli Operari/ me defimi prende-
rono l'Architetto , e lo portarono fino al Palaz
zo Pontificio, per Trionfo dell'Opera.
Dopo morto l'Obelifco, veniua incuruato
verfo Terra, con adagiato modo da gli Argani
nella cui piegatura erano ordegni di Traili ar-
mati , comporti à guifa di piegature di compaf-
fo, che di mano , in mano il pefo pendeua fopra
il dorfo , fin che fi refe in piano , fopra il Letto,
ò Strafcino, e che fu tirato in diftanza à furti
cienza, per potere liberamente disfare ilCa
ftello, e diftruggere l'altre Machine annetto.
Immediate fi attefe à diflbtterrare il Piedeftallo
antico, e fu condotto al luogo della nuoua ere
zione. Pofciafegui la condotta dell'Obelifco
con laveftitura medefima, in diftanza delfuo
trafporto , canne ri;; declinando il Terreno
dal Porto antico al moderno palmi 40. fu pro-
ueduto per la fua condotta in piano di vii Ar-
gine di Terreno di buona larghezza, incatena-
to, e fiancheggiato ne' lati della fualonghez-
za di Arcarecci, e conarmatura di Traui, e rin-
forzi di Puntelli, per refiftere al gran pefo dell'
Obelifco ; il quale fu condotto felicemente al
nuouo luogo deftinato, palmi tré più alto del
pofamento del Piedeftallo.
Fu accrefeiuto, e dilatato, attorno il luogo
della nuoua Situazione , l'Argine , in modo
che formaua vna Piazza folleuata: l'opra la qua-
le fu addrizzato , e comporto il nuouo Cartello,
per l'erezione : con 44. Argani, che folleuaro-
no l'Obelifco, con altri4. per lo fpingimento
del Piede, con le Leue.
Furono alli io. di Settembre 1586. difpofti,
e veftiti gli Argani, & armato il Caftello di
Polee, e di Traglie . Fatta di nuouo l'efpe-
rienza del moto de gli Argani, e trouatone il
regolamento ; per euitarc la confusione che po-
teua nafeere per il numerofo Popolo, che con-
Icorfe, fu proueduto con Steccati attorno , con
! Guardie,& altro. Onde fu implorata,prima dell'
\ operazione, Sua Diuina Maeftà con Sacrifizi;,
i & Orazioni,per il felice fineje fatte le diuozioni
~ da ""