II
PRIMO PERIODO
Raffaello a Urbino
T
J_J essere nato in Urbino, Tesservi tornato più volte
e in varie età, è più importante per Raffaello archi-
tetto, che non lo è forse per il sommo pittore. Le noti-
zie sono poche, ma i fatti parlano ! E sono di tre sorta.
Il primo è, che Raffaello nacque con quelle doti
che lo rendevano capace di diventare il divino artista.
Il secondo è lo aver avuto a padre Giovanni Santi.
Il terzo 1’ avei- avuto sotto gli occhi di continuo il
inaraviglioso palazzo ducale.
Egli è certo che Raffaello giovinetto vedeva, l’anima
piena di gentilezza e di brama, spesse volte il padre
lavorare a quelle tavole che da noi ancora gli acqui-
stano rispetto. Chi di noi non si ricorda il diletto col
quale, fanciulli, assistevamo al disegnare, al dipingere
di persone grandi ? Quale incanto nello splendore dei
colori, quale felicità nell’ osservare la dolce fusione
delle armoniche tinte, qual maraviglia destata dalla
facilità del disegno ! E quando quello che tiene il pen-
nello è un padre o una madre, quanto l’amor del bello
« ratto s’apprende ! »
Quante quistioni, quante risposte, quanti ricordi per
la vita!
E delle risposte di Giovanni Santi ne sappiamo qual-
che cosa. Conosciamo i segni ai quali egli dirigeva la
sua barca, egli ci nomina i maestri che a lui parevano
più degni.
Ma lasciando Melozzo a me sì caro
che in prospettiva a steso tanto il passo
Giovanni Santi doveva dire altrettanto
.di Paolo Occelli 2>
Antonio e Pier sì gran disegnatori
Pier del Borgo antico più. di quelli.
E se il padre di Raffaello parla di Mantegna, di
Leonardo da Vinci, del perugino Pier della Pieve ch’è
un divin pittore, e di tanti altri, ecco, per noi, parole
di maggior importanza ancora:
Et l’architecto a tutti gli altri sopra
fu Lucian Lauranna huomo excellente
che il nome vive benché morte el cuopra.
Qual cura l’ingegno altissimo e possente
guidava l’opra col parer del conte. . . .
’) Cronaca di Giovanni Santi, in terza rima, conservata alla
Biblioteca Vaticana, riprodotta in parte dal Pungileoni, Elogio di
Giovanni Santi, pag. 70.
2) Pungileoni, ibidem, pag. 75, mostra che P. Uccello era a Ur-
bino nel 1468, e che Pietro dal Borgo l’anno seguente alloggiò in
casa di Giovanni Santi.