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Geymüller, Heinrich von; Raffael; Raffael [Ill.]
Raffaello Sanzio: studiato come architetto con l'aiuto di nuovi documenti — Milano, Napoli, Pisa: Ulrico Hoepli, 1884

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https://doi.org/10.11588/diglit.74189#0051
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RAFFAELLO A ROMA

27

Ho avuto la fortuna di poter confermare le rela-
zioni tra Peruzzi e Bramante,25) provando che negli
anni 1505-1506 egli fu uno dei principali disegnatori
di Bramante nello studio dei progetti per San Pietro
ed inoltre, che all’eccezione di uno o due, i numerosi
disegni di Baldassarre per questa fabbrica, conservati
nella raccolta degli Uffizi, furono fatti per Bramante.
Dinotano già grandissima pratica in siffatti lavori.
Due alternative sono la conseguenza delle prime
parole del Vasari:

facciate dipinte di storie a torretta con prospettive
mirabili.
Se dunque il Vasari nomina fra un gruppo di fac-
ciate dipinte anche la Farnesina, della quale egli dice
che Baldassarre l’adornò di fuori di torretta, con isto-
rie di sua mano molto belle, e all’interno di quelle
pitture che ognuno sa, nasce il sospetto che egli avesse
per una di quelle sue disgraziate confusioni dato al
Peruzzi anche il vanto di architetto del palazzo, men-
tre che altrove attribuisce a Raffaello, assai più ri-

(Fig. 11) - La Farnesina. Loggia sul Tevere detta Coffee House. Prospetto restaurato


A') 0 Agostino Chigi fece la conoscenza di Bal-
dassarre nell’anno 1505 in circa;
B') 0 se la fece soltanto verso il 1509, quando
principiò la fabbrica del palazzo, Baldassarre non go-
deva ancora la fama di essere architetto.
Seconda affermazione. — Facendo per ora astrazione
del palazzo di Agostino, e d’una porta dorica, il Va-
sari fino alla morte di Raffaello non indica una sola
opera architettonica di Baldassarre.
Terza affermazione. ■—■ Il Vasari, al contrario, in-
dica in quest’ epoca di quindici anni moltissimi lavori
di pittura di Baldassarre Peruzzi. Immediatamente
prima e dopo i lavori della Farnesina, egli cita le

nomato del Peruzzi, la costruzione di una parte di
secondaria importanza nella Farnesina.
Infine, che cosa affermano le parole del Vasari? Che
Baldassarre fece un modello del palazzo, e l'adornò
fuori di torretta, con istorie di sua mano molto belle.
Nella frase : « condotto con quella bella grazia che si
vede, non murato ma veramente nato, » la parola con-
dotto non indica necessariamente che l’opera fu con-
dotta da Baldassarre. Le parole, con quella bella grazia
che si vede, mi pare diano all’espressione non murato
ma veramente nato, il senso che le pitture di torretta
di Baldassarre ne avevano fatto un tutto tanto armo-
nico ed unito che sembrava nato di un solo getto.26)

3S) Les projets primitifs, ecc., pag. 157 e seg.
“) Nella Vita di Bramante il Vasari adopra una espressione analoga
ma di senso differente dicendo : « il Papa aveva voglia che tali fabbri-

che non si murassero ma nascessero. » Ma se anche non avesse scritto
prima «questa muraglia di Belvedere fu da lui con grandissima pre-
stezza condotta» si vedrebbe che egli allude alla fretta dell’esecuzione.
 
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