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Geymüller, Heinrich von; Raffael; Raffael [Ill.]
Raffaello Sanzio: studiato come architetto con l'aiuto di nuovi documenti — Milano, Napoli, Pisa: Ulrico Hoepli, 1884

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https://doi.org/10.11588/diglit.74189#0063
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RAFFAELLO A ROMA

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e colonne chè di queste non ce ne sono nel casino
attuale. D’altronde Gaspare Celio 76) nel 1638, scri-
veva: «.... l’architettura del casino dove si tiene il fieno,
perchè non fu finita, e di quella di una loggietta sopra
la riva del Tevere, è di Raffaele Sanzio. Nella quale
loggietta diede da cena a Leone X Agostino Chisi, et
si buttarono tutti gli argenti nel Tevere ; ma vi era
una rete, che li raccoglieva, et finita la cena, fu at-
terrata, siccome sta bora, acciò altri non vi fosse rega-
lati. »7,) Di questo portico scrive Fabio Chigi (Alessan-
dro VII) ne’ suoi commentarli : « Hanc dirutam aiunt

anzi a prima vista si direbbero talvolta di altra mano
di quelle del palazzo, o come se l’architetto avesse
ancora minor esperienza che nella villa stessa. Ma que-
ste differenze possono derivare in gran parte dall’es-
sere probabilmente tutte le sagome di terra cotta.
La fig. 15bls mostra il piedistallo, la base e l’im-
posta, in C il capitello dei pilastri, in D il cor-
nicione ; queste figure sono lucidate pure dai disegni
del signor Mario Moretti.
Le basi dei pilastri sono continuate nei piedritti
delle arcate, ma invece di profilarsi anche nel vano



(Fig. 18) - La Farnesina. Stalle chigiane. Alzato sulla Lungara, restaurato

anno....78) tumefacto praeter modum Tibere, atque Vr-
bem fere totam inundante. »
Osservando finalmente l’estremità destra della log-
gia (fig. 11) si vede il muro esservi non finito o stato
distrutto, onde non rimane esclusa del tutto la pos-
sibilità che questa loggia si continuasse in qualche
modo, forse con colonne, e che in quella parte avesse
avuto luogo il banchetto.
La grazia di questo casino risiede intieramente nelle
vaghe proporzioni. Le modanature sono semplicissime,

di esse, sono tagliate per diritto. (Vedasi pure la
fig- 12).

Ili
ANTRO SOTTERRANEO VOLTATO
Gallo Egidio nel suo poema, subito dopo la log-
getta descrive un antro sotterraneo voltato, con vasta
apertura in cima della volta, separata dal Tevere da
un muro con due « finestre » per l’ingresso dell’acqua,

’6) Memoria dei nomi dell’artefici delle pitture,... facciate epalazzi di
Roma.
’7) Cugnoni, op. cit., pag. 107.
’8) Rimasto in bianco. Cugnoni, p. 179. Stando alle parole dell’egre-
gio signor Cugnoni, riportate a pag. 107 : « Questo portico nel 1514

soffrì grandemente per l’alluvione del Tevere, secondo che narra il
Tizio, » speravo che forse dal manoscritto del Tizio, conservato alla
Chigiana, si potrebbe avere qualche notizia più precisa. Ma il si-
gnor Cugnoni gentilmente m’informò che non dice altro che quello
da lui riferito a carte 107.
 
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