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Geymüller, Heinrich von; Raffael; Raffael [Ill.]
Raffaello Sanzio: studiato come architetto con l'aiuto di nuovi documenti — Milano, Napoli, Pisa: Ulrico Hoepli, 1884

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https://doi.org/10.11588/diglit.74189#0152
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APPENDICE XIII-XV

ili

Ecco le parole di Marc’ Antonio Michiel secondo la ristampa
fattane dal Visconti :
« E1 (Raffaello) stendeva in un libro, siccome Ptolemeo ha
isteso il mondo, gli edifici antiqui de Roma, mostrando sì chia-
ramente le proportioni forme et ornamenti loro, che averlo
veduto haria iscusato ad ognuno haver veduta Roma antiqua :
et già aveva fornita la prima regione : nè mostrava solamente
le piante delli edifici et il sito, il che con grandissima fatica
et industria dalle ruine s’ avia raccolto ; ma ancora la faccia
con li ornamenti, quanto da Vitruvio et dalla ragione della
architettura et dalle istorie antiche, ove le ruine non la rite-
nevano, aveva appreso, espressivamente designava. »
Epigramma di Celio Caleagnini, secondo la ristampa del Vi-
sconti :
Raphaelis Sancti urbinatis industria.
Tot proceres Romam, tam longa struxerat aetas,
Totque hostes et tot saecula diruerant :

Nunc Romam in Roma querit, reperitque Raphael,
Querere magni hominis, sed reperire Dei est.

Appendice XIV

In un pennacchio sotto la dodicesima volta delle loggie di
Raffaello, secondo piano, si legge l’anno mdxiii sotto una Vit-
toria seduta (Le Tarouilly, Le Vaticane, cour des Loges, ta-
vola 42). Questo conferma non soltanto quanto scrissi prima,
ma sembra provare che la decorazione venne principiata an-
cora vivente Bramante.

Appendice XV

Il disegno per la Messa di Bolsena citato a pag. 45, nota 95,
si trova ora a Oxford e fu fotografato dal Braun col nu-
mero 37.
 
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